Dopo 147 anni è tornato a Bologna "L’Infinito" di Giacomo Leopardi

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In mostra i manoscritti di Leopardi. Nella città turrita sarà possibile ammirare le “sudate carte” di uno dei geni della poesia mondiale.

Era destino: alcuni tra gli scritti autografi più belli e famosi di Leopardi dovevano fare ritorno nella nostra città, da cui erano partiti ben 147 anni fa, venduti nel 1869 da un collezionista bolognese, all’allora sindaco di Visso. Oggi l’attuale sindaco del comune nel maceratese ha deciso di dare in prestito le storiche carte alla nostra città, per dar luogo a una mostra che promuova la conoscenza del patrimonio culturale di Visso, comune ripetutamente lacerato dal terremoto dello scorso anno e che consenta una raccolta fondi utile alla sua ricostruzione.

E sicuramente Bologna fu una delle città più amate dal grande poeta che vi soggiornò dal 1825 al 1827, e per un breve periodo nel 1830. In quel tempo la città era una prestigiosissima università e la seconda città più importante dello Stato Pontificio. Qui il Nostro studiò, scrisse, pubblicò i propri versi, frequentò letterati e salotti culturali e s’innamorò. Lei era la contessa Teresa Carniani Malvezzi che aimè non ricambiò minimamente i suoi sentimenti, ma anzi divenne sempre più fredda per allontanarlo e alla fine gli fece sapere che le conversazioni col poeta l’annoiavano! Lui, uscito dal delirio amoroso, si sfogò con un amico definendola una puttana. In fondo anche i poeti sono esseri umani…

Se l’amore delude, in compenso il percorso letterario di Leopardi va avanti spedito grazie alla pubblicazione del volume: Versi del conte Giacomo Leopardi, Bologna, dalla Stamperia delle Muse, 1826. Qui compaiono alcuni vertici poetici tra cui l’immortale Idillio L’Infinito.

Tra gli autografi presenti alla mostra troviamo:

Sei Idilli (L’Infinito, La sera del giorno festivo, Lo spavento notturno, La Ricordanza poi Alla Luna, Il Sogno, La Vita Solitaria);

Cinque Sonetti in persona di ser Pecora;

L'Epistola al Conte Carlo Pepoli;

La “Prefazione al Petrarca”;

Quattordici lettere indirizzate all’editore milanese Antonio Fortunato Stella;

a completare il tutto, sarà possibile interagire con una finestra digitale che consentirà di sfogliare foto, video e testi.

Ugo De Santis

 

"L'infinito". Gli autografi di Giacomo Leopardi da Visso a Bologna
Biblioteca dell'Archiginnasio
Piazza Galvani, 1 - 40124 Bologna
Fino al 28-02-2017
Lunedì - venerdì ore 9:00-19:00; sabato ore 9:00-14:00
Ingresso a offerta libera

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