La Pop e la Street Art come non le avete mai viste.
L'Officina dell'Arte, un centro lavorativo per persone con autismo adulte, che fa parte della Fondazione Bambini e Autismo Onlus, presenta la sua 17esima edizione di: "Mosaicamente", il ciclo di mostre basate sui mosaici realizzati nella città friulana di Pordenone. Il tema di quest'anno è: "Dalla Pop Art alla Street Art", per omaggiare i due movimenti che hanno rivoluzionato l'arte moderna, avvicinandola a pubblici più vasti e portandola oltre le forme ed i luoghi classici.
La mostra, inaugurata il 10 novembre scorso a Palazzo Monterale Mantica, in Corso Vittorio Emanuele, sarà visitabile fino al 17 dicembre 2023 con ingresso libero. Durante l'evento di inaugurazione, è intervenuto Alessandro Del Puppo, docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Università di Udine, che ha offerto chiavi di lettura e spunti di riflessione per fruire le opere in modo più divertente e consapevole.
Immagine: una delle opere partecipanti alla mostra
Le opere esposte sono il frutto di un grande lavoro d'équipe e di ricerca all'interno del gruppo di utenti, artisti, artigiani e professionisti che fanno capo all'Officina dell'Arte. Il risultato è un connubio nuovo tra un'arte antica, come quella del mosaico, e forme espressive moderne e fuori dai canoni, come la Pop Art e la Street Art. Tra le opere, si potranno ammirare reinterpretazioni di opere famose di artisti come Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Keith Haring, Banksy e Shepard Fairey, oltre a creazioni originali ispirate ai temi e agli stili di questi movimenti.
La Mostra è un'occasione per apprezzare l'arte del mosaico, che richiede pazienza, precisione, creatività e abilità manuali, e per sostenere l'Officina dell'Arte, che offre alle persone con autismo un'opportunità di espressione, integrazione e valorizzazione delle loro potenzialità. Per avere maggiori informazioni, è possibile seguire la pagina Facebook oppure tramite la mail di riferimento: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Valter D’Angelillo
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