W il Lupo!

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Ci ha lasciati il 9 settembre il grande scrittore Stefano Benni.

Romanziere, drammaturgo, poeta, umorista, giornalista, sceneggiatore: la sua grinta non lo abbandonava mai.

I suoi libri sono un concentrato di fantasia, satira, 'sense of humour' e ritraggono la società con acume e profondità. Basti ricordare “Terra!”, che ritrae la realtà dopo un’ipotetica terza guerra mondiale, “Elianto”, storia di un bambino di undici anni, “Bar sport”, una raccolta di schegge che illustrano la realtà di Bologna, “Di tutte le ricchezze”, un ritratto di un uomo anziano che vive in solitudine.

Il “Lupo”, così soprannominato per la sua consuetudine di vagare di notte ululando insieme ai suoi sette cani, era veramente un personaggio straordinario. Lo ricorda anche Maurizio Fabbri, Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna il quale lo definisce uno scrittore che ha narrato con ironia la nostra realtà, nonché la parte più sana della nostra città e la storia contemporanea. Anche Michele de Pascale, Presidente della Regione e l’Assessore Gessica Allegni commentano che la nostra terra ha perso “un grande figlio”, che ha saputo decifrarla come pochi.

Era un grande amico di Daniel Pennac, autore francese tra le altre cose della saga dei Malaussène, di cui il capo-famiglia di professione faceva il capro espiatorio, ottenendo anche dalla Casa Editrice Feltrinelli di pubblicare i suoi libri in Italia. Profonda anche la sua collaborazione con Dario Fo e Franca Rame, nonché con Paolo Rossi e Angela Finocchiaro. Benni ha partecipato anche alle letture coordinate da Alessandro Baricco, come l’Iliade, Novecento, City e Moby Dick. Il suo spessore lo ha portato anche a collaborare con cantanti e musicisti.

Silvia Saronne

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