Le capsule di caffè in alluminio si smaltiranno in 6 nuove stazioni ecologiche partner.
Con il +20% di punti di raccolta in regione, si vuole incentivare il corretto smaltimento e favorire comportamenti virtuosi nella popolazione.
Nespresso, pioniera nella produzione di caffè porzionato di alta qualità, continua nel rendere il progetto di riciclo delle capsule di caffè in alluminio, Da Chicco a Chicco, sempre più capillare sul territorio italiano e facilmente accessibile ad un numero ancora più alto di cittadini. Con 6 nuove stazioni ecologiche a: Zola Predosa, Imola, Sassuolo, Cesena, Ravenna Sud e Faenza, la collaborazione con il Gruppo Hera si amplia, passando da 5 a 11 punti di raccolta in cui è possibile riconsegnare le capsule in alluminio esauste.
Foto: capsule del caffè da riciclare
In Emilia-Romagna, il riciclo delle capsule è cresciuto significativamente, con oltre 1.000 tonnellate di capsule recuperate dal 2011 a oggi. Questo ha permesso il recupero di oltre 600 tonnellate di caffè esausto e circa 70 tonnellate di alluminio. Solo nel 2024, le stazioni ecologiche aderenti all’iniziativa sono aumentate del 90%, consentendo di avviare al riciclo oltre 200 tonnellate di capsule (+14% rispetto al 2023), equivalenti a oltre 100 tonnellate di caffè esausto e 12 tonnellate di alluminio.
Foto: capsule di caffè in una tazzina
«È un orgoglio rafforzare la collaborazione con il Gruppo Hera, una realtà fondamentale nella gestione dei Servizi Ambientali in Emilia-Romagna, che ci consente di ampliare ulteriormente la portata del progetto Da Chicco a Chicco» ha dichiarato Silvia Totaro, SHE & Sustainability Manager di Nespresso Italiana.
A livello nazionale, il progetto Da Chicco a Chicco ha permesso dal 2011 di recuperare oltre 12.000 tonnellate di capsule esauste, generando nuove risorse: circa 730 tonnellate di alluminio, quasi 7.000 tonnellate di caffè esausto e più di 6.600 quintali di riso, equivalenti a circa 7 milioni di piatti destinati a chi ne ha più bisogno.
Giusy Carella
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