A Rimini la scorsa settimana nell’ambito del concorso: For Pet Creations.
Al fine di sensibilizzare il pubblico all’assistenza degli animali ai malati psichiatrici, la Digital Agency di Firenze Reklame, in cooperazione con CROCI, nell’ambito del contest giunto alla seconda edizione, ha premiato il video “help.me.rose”di Sophie, proprietaria del cane Rose la quale ha creato anche un profilo Instagram e Tik Tok con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di questa possibilità.
La maratona rivolta agli Influencer ed ai profili digitali con bestiole domestiche si è svolta a Rimini. Rose è una cagnolina addestrata da Sophie certificata come cane d’assistenza: una scelta, per la giovane studentessa di ingegneria biomedica difficile e dispendiosa anche di denaro. Ma i risultati sono eccezionali: la partecipazione di diverse Associazioni del Terzo Settore, tra cui Dog4lifeETS, ha fatto sì che il percorso fosse un po’ più agevolato.
Foto: Sophie insieme alla sua cagnolina Rose
In generale chi ricorre a questo stratagemma guadagna un amico che lo supporta nei momenti difficili, che gli infonde calma durante gli attacchi d’ansia e che gli "allunga" le medicine quando non riesce a farlo da solo. Una compagnia validissima che aiuta nel disagio che si manifesta nel malattie “invisibili” pur sapendo che recarsi in luoghi della quotidianità può essere ancora motivo di biasimo e contestazione per la presenza dell’amico-aiutante.
L'idea del cane assistenza è venuta a Sophie curiosando su Tik Tok, guardando video provenienti dagli Stati Uniti di storie ed esperienze di persone con problemi mentali aiutati dal proprio cane. Ispirandosi alle testimonianze, la ragazza ha educato la sua Rose a svolgere diversi compiti: farle da sveglia, portarle i farmaci e tranquillizzare i suoi stati d'ansia. Il cane di servizio autorizzato (non però in tutte le Regioni) entra in qualsiasi attività con la sua padrona, sfidando sovente le persone che non sanno riconoscere i disagi di tipo psichico come "reali disabilità".
Niccolò Guiducci, CEO di Reklame. si è detto soddisfatto di aver premiato il video, trovando in esso un bel contenuto e un modo per conferire visibilità al profilo sul tema della salute mentale, «ancora un tabù, trattato spesso con noncuranza, se non ignoranza». Guiducci sottolinea come i canali social, spesso criticati aspramente, siano un mezzo utile per aiutare a diffondere questa realtà.
QUI IL VIDEO: help.me.rose
Silvia Saronne
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