Per dare voce alle donne di tutto il mondo e far conoscere la neoplasia ginecologica.
Il tumore ovarico è il sesto più diagnosticato tra le donne, è quello con il tasso più alto di mortalità, che lo rende una delle prime 5 cause di morte femminile per tumore tra le donne in età compresa tra i 50 ed i 69 anni. La malattia è difficile da diagnosticare tempestivamente perché si manifesta con sintomi aspecifici, spesso confusi. In Italia colpisce 5.300 donne all'anno e ne uccide circa 3.200.
L’8 maggio, in occasione della Settima Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, Loto Onlus, Associazione attiva in Emilia-Romagna e in altre regioni italiane, organizza: “Io Loto, noi Lottiamo” un pomeriggio informativo ed interattivo per coinvolgere le pazienti e quante più persone possibili via social, dalle 14:30 diretta facebook e youtube; numerosi esperti, tra cui oncologi, chirurghi, ginecologi e fisioterapisti illustreranno i percorsi di cure oncologiche e saranno disponibili a rispondere a tutte le domande.
Foto: viso di donna
Dopo il saluto di Clara McKay, direttore esecutivo della World Ovarian Cancer Coalition, si dibatterà sull'oncologia ai tempi del Coronavirus, nuove cure e terapie e predisposizione genetica, diritti delle pazienti oncologiche, dei modi in cui attenuare gli effetti della chemioterapia e di come l’attività fisica possa essere un’alleata per affrontare la malattia. La sera stessa, alle 21:00 alcuni monumenti del centro storico di Bologna, Forlì e Parma si illumineranno di azzurro loto.
Un'iniziativa luminosa per richiamare l’attenzione sulla patologia ancora oggi poco conosciuta. L’Associazione Loto Onlus di Bologna, nasce con l’intento di colmare un vuoto informativo e di consapevolezza sul carcinoma dell’ovaio. Nel periodo dell’emergenza ha attuato una serie di interventi a favore delle donne vittime del carcinoma ovarico.
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Chiara Garavini
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