Le buone pratiche per gestire la quotidianità delle persone portatrici d'handicap al tempo del #Covid_19.
La Regione ha comunicato a tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna con una lettera, inviata dalla Vicepresidente Schlein, che le persone con disabilità, per evitare problemi per le limitazioni alla mobilità, potranno uscire dal proprio domicilio, a piedi o in macchina, per attività correlate alla propria condizione di salute solo se strettamente necessario e osservando le regole di distanziamento sociale, eventualmente accompagnata da un familiare o da chi la assiste.
Come per tutte le uscite da casa per motivi di salute, è indispensabile l’autocertificazione. La Regione suggerisce, a supporto dell’autocertificazione, di dotarsi di certificazione medica. Le Aziende sanitarie, su richiesta dell’avente diritto, dovranno rilasciare una certificazione attestante la condizione o lo stato di disabilità e le eventuali ulteriori informazioni ritenute necessarie. Le Aziende Usl, pur in una situazione di oggettiva difficoltà si sono attrezzate per contattare le persone con problemi gravi, per colloqui telefonici o videochiamate.
Foto: informazione al tempo del coronavirus
Sono stati predisposti materiali informativi per le famiglie, spunti per giochi e attività, letture online. Per situazioni particolarmente gravose, le sedi dei centri diurni sono state aperte per interventi individuali, che si svolgeranno nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio, con l’adozione di tutte le misure necessarie per garantire la massima tutela della sicurezza e della salute. Prosegue inoltre la collaborazione tra Regione, Associazione dei Comuni (Anci) e delle Province (Upi), Enti gestori e sindacati per dare risposte concrete alle difficoltà delle persone con disabilità e delle loro famiglie in questa fase di emergenza.
Si stanno diffondendo sul territorio regionale e tra questi quello di Rimini, dove la collaborazione tra Comune e Ausl ha portato all'identificazione di uno spazio all'aperto, dove, con accesso contingentato e senza creare aggregazione, le persone con disabilità in situazione di necessità hanno potuto trovare sollievo trascorrendo un po’ di tempo fuori casa in sicurezza e nel rispetto delle misure restrittive e di distanziamento.
Allo stesso modo alcune Aziende sanitarie stanno predisponendo soluzioni utili a fronteggiare emergenze legate all'eventuale ricovero del familiare dei disabile, individuando la reperibilità di operatori sociosanitari attivati direttamente dal 118. Anche per quanto riguarda gli eventuali ricoveri di persone autistiche, le Aziende sanitarie si stanno organizzando in modo da garantire, compatibilmente con la situazione emergenziale, la presenza di personale con competenze adeguate.
Per tutti i dettagli ed approfondimenti si rinvia al sito della: Regione Emilia-Romagna.
Giulio Capello
Fonte notizie: Regione Emilia-Romagna
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