CEA avanza ancora: diventa Società Benefit

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Grazie al suo impegno nel settore ambientale e sociale.

CEA, ovvero Cooperativa Edile Appennino, ha fatto un passo avanti: diventa Società Benefit in virtù dell’attività impegnata nella sostenibilità dell’ambientale e del sociale. Al tempo stesso l’azienda ha iniziato ad avviare il procedimento per la certificazione B-Corp: un riconoscimento volto a pochi nel nostro Paese e ancora meno nel settore edile. Tutto ciò grazie a un itinerario “green” che avanza sempre di più. La decisione di aderire a questo tipo di società è stata approvata nell’ultimo Bilancio che ha segnato un ritorto positivo.

CEA Macchina Rigeneratrice Asfalto

Foto: macchina che rigenera l'asfalto

Per Società di tipo Benefit si intende un’azienda che persegue lo scopo di lucro previsto dallo Statuto ma anche il benessere ambientale e sociale destinato a durare nel tempo.
Il Presidente della Cooperativa CEA, Marco Marchi afferma che l’operato dell’azienda non poteva che essere in linea con gli elementi dell’economia circolare e con gli obiettivi previsti dall’Agenda ONU del 2030. A quanto dice il Presidente la sezione dell’Ambiente ha sfidato l’approfondimento di risoluzioni green a tutto tondo: dalla costituzione del brevetto degli asfalti riciclati al 100%, al dosaggio dei consumi di mezzi e macchine dell’azienda così che si riduca l’impatto sull’ambiente della nostra attività.

Fino ad arrivare all’intensa specializzazione dell’opera di manutenzione di dighe e bacini e della depurazione dell’acqua. «L’acqua è un bene di valore inestimabile e occorre non sprecarne neanche una goccia, e un’edilizia sempre più green è possibile» continua Marchi. Anche la sezione CEA Demining opera nell’area della bonifica degli attrezzi di guerra anche nelle zone belliche. Infine, nella sede di Calderara di Reno (Bologna) ha creato uno dei pochi istituti di formazione nel campo della saldatura. È importante ricordare che la Cooperativa garantisce la sicurezza massima per i lavoratori della propria azienda. Marchi sostiene che «il percorso non li vede mai arrivati».

Presidente CEA Marco Marchi

Foto: Marco Marchi Presidente CEA

Riguardo agli incassi della CEA, nonostante gli anni del Covid-19 ed i recenti aumenti di energia e delle materie prime, si preannunciano positivi. CEA ha raggiunto un ENITDA positivo di 1,56 milioni di euro nel 2021 e di 3,12 milioni di euro nel 2022, il che fa dedurre che gli scopi del piano quinquennale che fissavano a 85 milioni di euro il valore della produzione nel 2023 nonché di raggiungere i 100 milioni di euro entro il 2025 siano raggiungibili.

L’Italia rimane la zona in cui CEA opera maggiormente, ma l’azienda mira a raggiungere nel 2024 un incasso all’estero triplicato.

Silvia Saronne

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