Tutti a scuola dopo il Corona virus

Oltre il virus
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Si torna tra i banchi con mille perplessità.

La pandemia corona virus ha colpito giorno dopo giorno la popolazione mondiale, causando all'umanità grande sofferenza, disagio, e in moltissimi casi, lutti, impoverimento, emarginazione. Per contenere la diffusione del virus, il 5 marzo con un Decreto del Presidente del Consiglio le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse. L’anno scolastico è proseguito e si è concluso da casa applicando la didattica a distanza. Insegnanti e professori hanno seguito i loro studenti da remoto, collegandosi attraverso piattaforme digitali dedicate per fare lezioni, assegnare compiti e sostenere interrogazioni.

E adesso? il 14 settembre suonerà la campanella per milioni di alunni; si torna in aula con nuove regole da seguire e rispettare. Con l’inizio della scuola bambini e bambine, ragazzi e ragazze riprendono la loro quotidianità, riappropriandosi della routine interrotta bruscamente mesi fa, trovandosi improvvisamente sospesi come in una bolla. Per lungo tempo sono stati chiusi in casa senza poter uscire, incontrare i compagni di scuola, gli educatori e gli insegnanti, figure di riferimento essenziali per la loro crescita.

Distanziamento Sociale

Immagine: distanziamento sociale

Da mesi si lavora per consentire la ripresa dell’anno scolastico 2020/21 in sicurezza, adeguando spazi e arredi per garantire il distanziamento sociale, fondamentale per evitare il contagio. Al posto dei vecchi banchi, sono stati introdotti tavoli e sedie con le ruote per facilitare gli spostamenti. L’obbligo di indossare la mascherina è richiesto ad alunni, personale docente e non docente ad eccezione per i bambini al di sotto dei 6 anni. Ogni mattina è d'obbligo la misurazione della temperatura. Inoltre, è prevista, all'interno di ogni istituto scolastico, una sala di isolamento momentaneo per allontanare il ragazzo in caso in di febbre.

In queste settimane, sono state studiate e delineate dal Comitato Tecnico Scientifico le linee giuda da osservare, per scongiurare rischi di trasmissibilità del virus, per mettere la salute pubblica al ripario da eventuale rialzamento del fattore R0 (erre zero).

Nonostante le misure di sicurezza imposte dal Governo per la riapertura scolastica, nonostante i pareri rassicuranti espressi  da esperti sanitari (epidemiologi, infettivologi, pediatri) e dell’O.M.S (Organizzazione Mondiale della Sanità), rimangono moltissimi interrogativi, dubbi, preoccupazioni e incertezze che dividono l’opinione pubblica e la politica italiana.

Chiara Garavini

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