Visite, installazioni sonore, spettacoli e addirittura un film per ricordare Lucio Dalla a cinque anni dalla scomparsa.
Ci sono forse voluti cinque anni per arrivare a capire che da quella tournée in Svizzera Lucio Dalla non sarebbe mai più tornato nella sua Bologna. Il tempo necessario per metabolizzare una perdita e per rendere un omaggio in grande stile al grande artista nato a Bologna il 4 marzo 1943 e scomparso il 1° marzo del 2012 a Montreux. Archiviate le polemiche degli anni scorsi, in tanti si sono rimboccati le maniche per riportare in questi giorni di marzo così evocativi Lucio in città a casa sua, nelle sue strade, nelle sue canzoni a partire dal ritorno del format “A casa di Lucio” promosso, tra gli altri, dalla Fondazione Lucio Dalla e Elastica con il patrocinio del Comune di Bologna.
Per la prima edizione del 2015 si aprirono al pubblico le porte della Casa-Museo di via D’Azeglio 15, stavolta invece i giornalisti e esperti di musica Giorgio Comaschi, Ernesto Assante, Gino Castaldo, Pierfrancesco Pacoda, Emilio Marrese e Marco Marozzi nelle vesti di ciceroni speciali dal 2 al 4 marzo condurranno i visitatori in un viaggio alla scoperta dei luoghi cari a Lucio Dalla. Saranno otto le tappe di questa esplorazione che toccherà la casa natia di Piazza Cavour, lo studio di registrazione Fonoprint, il ristorante Vito e la casa di via D’Azeglio (biglietti in vendita a 15 euro più prevendita – info su www.acasadilucio.it). Il programma di “A casa di Lucio va in città” non si esaurisce con le visite.
Negli stessi giorni in alcuni punti di Bologna si potrà sentire la musica e la voce di Dalla grazie all’installazione curata dal sound designer Hubert Westkemper. L’artista del sonoro trasformerà la Torre dell’Orologio affacciata su Piazza Maggiore, cuore dell’opera, in una sorta di Big Ben che scandirà il tempo in un modo che avrebbe particolarmente emozionato Lucio Dalla: pare che per lui non ci fosse emozione più grande che scoprire qualcuno che stava ascoltando le sue canzoni da una macchina di passaggio o una finestra aperta. “4 marzo sotto casa di Lucio” invece è lo spettacolo con cui il Teatro del Navile ricorda il grande amico e sostenitore nel giorno del suo compleanno. Alle 21 sul palco del teatro di via via Marescalchi 2/b saliranno alcuni storici collaboratori di Lucio Dalla come Iskra Menarini e Enrico Guerzoni.
E se a parlare per una volta fossero i protagonisti delle più belle canzoni di Dalla? A chiamarli in causa ci hanno pensato lo scrittore Cristiano Governa e il regista Riccardo Marchesini che dall’1 all’8 marzo porteranno sul grande schermo “Caro Lucio ti scrivo”. Sono oltre 120 le sale italiane in cui sarà proiettato questo omaggio inedito scritto all’inizio come spettacolo teatrale e girato come una sorta di docu-fiction (su www.iwonderpictures.it/lucio l’elenco delle sale). Gli autori parlano piuttosto di “film epistolare” in cui si racconta la storia della postina Egle che a cinque anni dalla morte di Lucio Dalla scopre che personaggi come il “caro amico”, Futura, Meri Luis, Anna e Marco scrivono ancora al loro “padre putativo” aggiornandolo sulle loro vite. Un espediente narrativo che accompagna lo spettatore nella poetica dell’artista attraverso parole e note indimenticabili.
Testi e musica saranno al centro anche di “E forse fu per gioco o per amore”, lo spettacolo teatrale che sarà messo in scena il 1° marzo alle 21 al Teatro delle Celebrazioni (via Saragozza 234). Sul palco il gruppo Dallabanda, composto da musicisti che hanno a lungo collaborato con Lucio Dalla tra cui il bassista Roberto Costa, il giornalista Alessio Viola che leggerà testi scritti dallo stesso Costa e Francesco Giardinazzo, e Maria Rosa Criniti e Matteo Carabelli della Compagnia Teatrale Ensemble Lodi. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti (per info: http://teatrocelebrazioni.it/pagina_2015.php?id=695)
Giorgia Olivieri
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