Un viaggio tra storia, cultura e natura.
Il Cammino degli Dei è un percorso escursionistico che ricalca parte di un’antica strada romana, la Flaminia Militare, che collegava Rimini a Roma. Il percorso si snoda tra Bologna e Firenze attraversando l’Appennino Tosco-Emiliano, e in tempi recenti è tornato ad essere molto frequentato ed apprezzato da tutti i viaggiatori alla ricerca di una vacanza attiva che unisca interiorità, natura, cultura e anche enogastronomia. In questi ultimi anni, lungo tutto il percorso, è stata migliorata la segnaletica e l’organizzazione, rendendo così il viaggio sicuro per tutti.
La partenza ideale è da Piazza Maggiore nel centro di Bologna, con direzione al Santuario della Beata Vergine di San Luca, dove è possibile salire sulla cupola più alta d’Europa ed ammirare il panorama circostante. Da lì poi ci si incammina costeggiando il Reno verso il paese di Badolo, prima tappa del viaggio.
La seconda tratta prevede un percorso in salita per raggiungere il monte Adone. Sulla sua cima, all'interno di un cofanetto metallico, si trova il quaderno dei viaggiatori, dove è possibile leggere i commenti lasciati da coloro che hanno raggiunto quel punto. Si prosegue poi in discesa con il naso rivolto verso il basso, alla ricerca delle conchiglie fossili disseminate un po’ ovunque; qui infatti milioni di anni fa c’era il mare! Verso sera si giunge infine alla Madonna dei Fornelli, dove si può pernottare in una delle diverse strutture a disposizione.
Nel terzo giorno la destinazione è la località di Santa Lucia. La si raggiunge superando la cima del Monte Fo, camminando su tratti di strada ancora ricoperti dell’antico e originale basolato della via Flaminia.
Foto: Selciato Romano sulla Via degli Dei ©Appennino Slow
Da qualche anno è possibile intraprendere il trekking da Bologna a Firenze per la Via degli Dei con una guida specializzata che accompagna piccoli gruppi di viaggiatori. In questo modo si può scoprire tutta la storia e le curiosità del territorio che si attraversa, e vivere un’esperienza di viaggio completa ed indimenticabile.
Il tratto successivo è decisamente quello più impegnativo e porta fino alla cima del monte Gazzaro, che offre un appagante panorama che farà dimenticare le fatiche della salita. Lungo la discesa che arriva fino alla meta della giornata, San Piero al Sieve, si può raggiungere con una breve deviazione il convento del Bosco ai Frati, che è il convento più antico della Toscana, dimora francescana fin dal 1209.
Il giorno seguente si fa marcia verso Olmo, frazione di Fiesole, passando attraverso le fortificazioni medicee che occupano un’intera collina, ammirando le splendide vedute della valle del Mugello. Lungo il percorso si incontra anche il santuario del Monte Senario dove i frati, ancora con l’antica ricetta segreta, producono il famoso liquore digestivo “Gemma d’abeto”. Raggiunta Olmo, Firenze non è lontana. Salendo fino alla piccola cima delle Croci è possibile già scorgere la Cupola del Brunelleschi.
E infatti quella successiva sarà l’ultima parte del percorso. Seguendo l’antico sentiero di Stilicone si raggiunge Fiesole per poi proseguire agevolmente verso Firenze, sia a piedi che in autobus. Una volta giunti alla tanto agognata meta, non si può non fare un giro della città per apprezzarne le meraviglie e indulgere in qualche specialità locale.
AV
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