Alla Cooperativa di Bologna, sono state riconfermate le tre stellette del rating di legalità.
Alla CADIAI, una delle più importanti coop che operano in Emilia-Romagna e nello specifico, nel territorio Bolognese, lo scorso 24 novembre gli è stato attribuito il massimo riconoscimento del rating della legalità, riconfermando ciò che era stato decretato nel 2018.
L’AGCOM, ovvero l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato gli ha conferito il punteggio delle tre stellette, il massimo ottenibile. Si tratta di un riconoscimento importante che viene attribuito ogni due anni ad ogni azienda che ne fa richiesta e ne sancisce l’alto grado di legittimità mettendo in atto quelle condizioni che concorrono ad operare negli standard legali.
Immagine: logo CADIAI e stellette
I fattori che concorrono a far sì che ne venga attribuito il massimo del punteggio sono molteplici, tra cui l’implementazione dei protocolli, al fine di contrastare che le attività criminali si infiltrino nel tessuto sociali, mettendo in atto tutti gli strumenti necessari per garantire il tracciamento delle risorse finanziare, anche se di emessi con importi inferiori a ciò che stabilisce la legge.
Come altro fattore importante è la messa in essere di tutti gli strumenti logistici che sono garanti del CSR, ovvero Corporate Social Responsibility. Si tratta della messa in opera di tutti quei comportamenti politici e pratici che l’impresa adotta, in favore della comunità in cui opera. Una forma di responsabilità che le aziende assumono nei confronti dei loro Soci e dei loro clienti.
La Presidente della CADIAI Franca Guglielmetti ha dichiarato: «Come ormai consuetudine, vista l’importanza del riconoscimento, nel mese di settembre abbiamo presentato richiesta per il rinnovo del rating di legalità. La nostra politica non è cambiata in questi due anni così come la rispondenza ai requisiti, tuttavia, l’ufficialità della conferma di aver ottenuto il punteggio massimo è comunque un momento importante per il nostro operato basato sulla legalità, sulla promozione della stessa e sul contrasto all’illegalità».
Valter D’Angelillo
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