È stata presentata l’indagine dell’istituto bolognese.
Nomisma, società che offre consulenze e ricerche di mercato, ha effettuato una ricerca su Libera Terra, i cui contenuti sono stati divulgati nel corso di un’Assemblea dell’Associazione che unisce diverse Cooperative, a cui hanno partecipato il presidente nazionale di Libera Luigi Ciotti, Rita Ghedini, presidente di Cooperare con Libera Terra e il Professor Romano Prodi.
“Cooperare con Libera Terra - Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità” sostiene quelle Cooperative impegnate nella riconversione di valori confiscati alla criminalità organizzata, in beni di utilità sociale. Il lavoro di Nomisma comprende circa 3.000 interviste, attraverso le quali è stata definita la percezione del marchio e il ritratto del consumatore dei prodotti Libera Terra.
Il marchio, conosciuto dal 26% degli intervistati, risulta essere associato al recupero delle terre confiscate ai mafiosi e alla qualità di prodotti percepiti sani, buoni, biologici e controllati. I consumatori sono più sensibili a fattori quali attenzione all'ambiente e impegno sociale, qualità, benessere e meno al prezzo di mercato. Colui che acquista i prodotti vive soprattutto nel Nord Italia, ha un elevato titolo di studio e buone disponibilità economiche, più di 45 anni, acquista di preferenza in piccoli negozi specializzati.
Rita Ghedini si è detta molto soddisfatta di tali risultati, poiché il percorso avviato è quello giusto: bisogna rendere i prodotti più conosciuti e lasciar intendere al consumatore che con l’acquisto contribuisce alla lotta contro la criminalità organizzata. La Presidentessa, a commento dei lavori dell’assemblea, ha aggiunto che «gli stimoli di Don Luigi Ciotti e Romano Prodi per un futuro buono, pulito e giusto siano il sale del progetto Libera Terra e, più in generale, della cooperazione». E ha concluso sottolineando la necessità di «costruire, dalle macerie delle crisi, un nuovo paradigma economico più equo per tutti».
Ugo De Santis
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