Gli occupati sono cresciuti del 3% e l’Agroalimentare traina la crescita del fatturato totale.
Confcooperative Emilia Romagna è cresciuta nel 2018 grazie allo sviluppo di settori quali: Servizi, Sociale, Lavoro e Agroalimentare; il fatturato aggregato delle cooperative della regione ha subito un incremento del 4,9% rispetto all'anno scorso arrivando a sfiorare i 14,3 miliardi di euro. Anche il numero degli occupati è cresciuto e ha raggiunto un record storico toccando gli 81.277 mentre il numero dei soci resta stabile, ciò che è in diminuzione è il numero delle cooperative che sono scese a 1.600.
Il Presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza, ha tenuto a sottolineare come l’aumento del fatturato sia stato possibile grazie soprattutto alle ottime performance delle Cooperative Agroalimentari che, nonostante numerose difficoltà, hanno comunque aumentato il loro volume d’affari.
Immagine: profilo dell'occupato medio in cooperativa
Invece la maggior parte degli occupati proviene dalle Cooperative di Lavoro e Servizi nelle quali hanno operato 1.819 lavoratori in più, nelle Cooperative Sociali invece anche se la crescita è stata meno evidente, gli addetti al lavoro hanno registrato un incremento del 40%. Nonostante questi dati positivi del 2018, adesso bisogna fare i conti con l’anno 2019, che non si prospetta minimamente positivo.
È previsto un sensibile rallentamento della crescita del PIL in regione che arriverebbe a calare dello +0,7%, questo secondo i dati dell’ultima edizione degli “Scenari per le economie locali di Prometeia”. Si tratta di previsioni preoccupanti anche perché già le nostre cooperative manifestano segnali di insofferenza in più il 2019 si preannuncia pieno di incertezze e caratterizzato da un peggioramento della liquidità oltre che da un allungamento per quanto riguarda i tempi di pagamento.
Si proverà a cercare un dialogo con le istituzioni su più livelli ma soprattutto tra Regione e Governo in modo da seguire una linea comune e procedere in maniera decisa e concreta per scongiurare ogni possibile difficoltà. La nascita di due realtà come i Workers Buyout e le Cooperative di Comunità sono un esempio di questa volontà di continuare a crescere, rinnovarsi e non cedere ai problemi che possono sorgere all'interno del sistema.
Valentina Trebbi
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