Riprendere il controllo del proprio corpo, presentata lo scorso 15 settembre, la tecnologia che lo permette.
Nell’anno 2009 Fredrik Lundqvist, mentre stava assistendo un uomo affetto da Sclerosi Multipla, ebbe l’intuizione su come poter alleviare le sofferenze ed i disagi causati da malattie simili senza il bisogno di fare ricorso ai medicinali ma bensì utilizzando la tecnologia.
Foto: Michele e Irene alla Conferenza Stampa di presentazione
Nacque così Mollii, tuta che ha la funzione di migliorare la qualità della vita alle persone affette da disturbo motorio neurologico. In base al tipo di patologia e attraverso le opportune regolazioni, questo presidio medico, migliora i dolori causati da diversi fattori, tipo: la possibilità di spostamento, la stabilità, la circolazione sanguigna. Il suo funzionamento si basa sul principio dell’elettrostimolazione cutanea a bassissimo voltaggio già descritto nel 1906, ottenendo così due importanti risultati: il rilassamento dei muscoli spastici tramite la contemporanea attivazione dei muscoli ipotonici.
L’effetto che si ottiene fa sì che, le persone che usano questo dispositivo, abbiano la possibilità oltre che di ridurre il dolore cronico, anche di poter svolgere una vita più attiva; ad oggi nel nostro Paese sono circa 250 gli utilizzatori. In Italia, una delle tante persone che usufruiscono di questo tipo di presidio, già dal 2015, è Irene Talacci, paziente affetta da una malattia neurologica che non le permette di sviluppare una muscolatura tonica e che le impedisce di avere una vita regolare e di fare tutte quelle attività come scrivere al computer.
Foto: Michele Tebaldi prova Mollii
È bastato utilizzarla con regolarità per sole 2 ore al dì, che i miglioramenti sono stati evidenti. In questi ultimi giorni, grazie all’aiuto di una raccolta fondi di parenti ed amici anche Michele Tebaldi, un ragazzo veronese di 29 anni che fin dalla nascita soffre di un disturbo cerebrale chiamato tetraparesi distonica, che gli ha causato una molteplicità di patologie, ha avuto la possibilità di avere questo tipo di tuta.
Valter D'Angelillo
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