Dal 7 al 9 maggio torna ART CITY Bologna.
Sarà come riprendersi la città dopo tanto tempo. La pandemia ha spostato in primavera ART CITY e sveglia dal letargo la vita culturale bolognese. Dal 7 al 9 maggio torna la nona edizione del contenitore promosso dal Comune di Bologna con la direzione artistica di Lorenzo Balbi e il coordinamento dell’Istituzione Bologna Musei.
Il focus è sulla scena italiana contemporanea, sulla intergenerazionalità e sulla intermedialità (video, installazioni, performance, disegni, opere radiofoniche e sonore, allestimenti site-specific) mentre il programma si articolerà in un progetto speciale a cura del direttore artistico Balbi, a cui si aggiunge una selezione di 14 progetti ospitati in diversi spazi urbani e un cartellone istituzionale che mette in rete l’offerta di gallerie e altre realtà sia pubbliche che private per un totale di 65 eventi.
Il protagonista del progetto speciale è Gregor Schneider con l’installazione Gregor Schneider visits N. Schmidt allestita alla ex GAM di Piazza della Costituzione 3. Lo spazio museale diventa un ambiente domestico abitato da un personaggio immaginario: sarà compito dei visitatori, uno alla volta, provare a ricostruirne l’identità.
In quella stessa zona che diventa per l’occasione un distretto popolato dall’arte, si può visitare al Padiglione de l’Esprit Nouveau (Piazza Costituzione 11) la personale Vincenzo Agnetti. NEG: suonare le pause a cura di Luca Cerizza per una riscoperta di uno dei più grandi sperimentatori dell’arte italiana del secondo Novecento attraverso la sua creazione, uno strumento per fare della «musica in negativo». Lì accanto, nel Giardino Le Corbusier, si potrà ammirare l’installazione site specific chiamata Ricchi e poveri. Poco distante, allo Spazio d’arte di Cubo Unipol (piazza Viera de Mello 3) la mostra Remote Armonie di Matteo Nasini dialoga con il live streaming Il canto degli erranti – L’epilogo, un radiodramma in quattro parti scritto e diretto da Matteo Mottin e Matteo Nasini, sonorizzato da Matteo Nasini, interpretato da Irene Timpanaro e Marco De Francesca trasmesso in diretta dal network europeo degli adolescenti Radioimmaginaria.
Immagine: manifesto dell'edizione 2021 di ART CITY
Il tour del centro storico prevede una tappa al LabOratorio degli Angeli (via degli Angeli 32) con l’intervento pensato per il luogo di Giorgio Andreotta Calò Ellissi curato da Leonardo Regano. Si tratta della versione integrale dell’opera fotografica Annunciazione realizzata nel 2018. Alle Serre dei Giardini Margherita (via Castiglione 134) invece Norma Jeane si chiede Che cosa sono le nuvole? L’opera curata da Sabrina Samorì pensata per lo spazio si presenta come un’allegoria della vita che prende in prestito il titolo dal cortometraggio del 1967 di Pier Paolo Pasolini.
In via Santo Stefano 43, Palazzo Vizzani apre le sue porte per la mostra personale di Alessandro Pessoli City of God a cura di Fulvio Chimento, greengrassi e Zero. Le sale della residenza settecentesca accolgono il mondo dell’artista che lavora con diversi linguaggi - dalla pittura alla scultura passando per il disegno e la terracotta - accomunati dall’azione sottilmente disgregante che interviene sia sulla materia delle opere sia sulla psiche dei soggetti rappresentati. Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto. Dal Rinascimento alla Rinascita, è la mostra da visitare a Palazzo Boncompagni (via del Monte 8). Curata da Silvia Evangelisti, l’esposizione composta da 11 opere di cui due inedite (una installazione e un site specific) ci offre l’opportunità di vivere l’incontro tra due uomini, protagonisti di epoche diverse a distanza di cinque secoli con ruoli differenti, che hanno sempre avuto a che fare con l’innovazione e con i temi portanti dell’umanità.
Antonio Grulli invece cura a Palazzo Bentivoglio (via Borgo San Pietro 1) l’installazione ambientale di Chiara Camoni Ipogea sarà un lavoro permanente immaginata non solo come un lavoro site specific che si sviluppa nei sotterranei che racconta la storia del palazzo insieme ai materiali che lo compongono. Frammenti di decori, pezzi di colonne e parti di pavimentazione oltre che scarti di varia natura probabilmente risalenti al XVI e XVII secolo ritrovano forza nell’oggi grazie alla mano dell’artista.
Foto: l’installazione di Chiara Camoni intitolata "Ipogea"
È ancora un’installazione site specific quella che si potrà vedere all’Oratorio di San Filippo Neri in via Manzoni 5, curata da Maura Pozzati, L’abilità di mutare con le circostanze è il lavoro di Sabrina Mezzaqui che si posiziona al centro della navata sul pavimento, sotto il grande lampadario, cambiando ogni giorno per restituire la precarietà dei tempi che stiamo vivendo. Liquid Sounds è invece l’installazione video di Beatrice Favaretto a cura di Caterina Molteni che troverà ospitalità al Cassero LGBTI+ Center (via Don Minzoni 18). L’artista, da sempre affascinata dal mondo della pornografia e dalle relazioni tra sesso, desiderio e artificio, conduce da diversi anni uno studio sulla sessualità e la sua rappresentazione. Questa è la prima di una serie di indagini sul tema.
Il Cimitero Monumentale della Certosa (via della Certosa 18) è il palcoscenico della performance della danzatrice e coreografa Annamaria Ajmone e dall’artista sonora Felicity Mangan Luglio. Sull’azione salutare del magnetismo animale e della musica. L’evento artistico, nato dallo scambio di una serie di suggestioni nate in seno agli spazi silenziosi e immobili del cimitero, si sviluppa come un dialogo privato tra le due performer che precede il loro incontro de visu. ART CITY diventa un’occasione di vedere luoghi non frequentati altrimenti come Teatro Storico di Villa Aldrovandi - Mazzacorati (via Toscana 19) dove sarà presentata l’installazione video a cura di Pedro Rocha Quadro Sonoro (Bic Barchino) di Riccardo Baruzzi. Altra installazione video quella di Carola Bonfili The Flute-Singing, anche in questo caso in un luogo insolito come il Rifugio antiaereo «Vittorio Putti» di Piazzale Giuseppe Bacchelli 4. L’opera che prende le mossa dalle Metamorfosi di Ovidio è un video modellato in CGI (Computer-Generated-Imagery) che conduce il visitatore dentro l’universo dei videogame.
Infine, XING/Live Arts Week porta agli Orti Boschetto Lungo Reno (via Chiarini 6) il progetto di Margherita Morgantini COSINUS (Venti cosmici). Si tratta di un percorso di ricerca che si esercita nell’osservazione di alcune immagini della fisica subnucleare e astroparticellare in relazione all’immaginazione artistica, alla sensibilità personale come forma di dato scientifico.
Tutti gli eventi si svolgeranno in sicurezza: per questo sarà necessaria la prenotazione per gli appuntamenti del main program che come sempre saranno tutti rigorosamente gratuiti. Per prenotare la visita sarà necessario chiamare dalle 10:00 alle 20:00 i numeri 051/6496632 e 051/6496637 (il sabato e la domenica la prenotazione è sempre obbligatoria e deve essere effettuata entro il giorno precedente la visita).
Il programma completo di ART CITY Bologna 2021, con informazioni dettagliate su sedi, orari e prenotazioni sarà pubblicato sul sito: artcity.bologna.it
Giorgia Olivieri
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