Personale a Padova del giovane artista Jingge Dong.
Jingge Dong è un giovane pittore cinese, nato a Pechino nel 1989, che dopo essersi laureato in arte all'Università Normale di Shanghai, ha conseguito il Fine Art Master tenuto dalla Scuola di Laurea dell'Accademia d'Arte Nazionale Cinese e ha poi frequentato l'Accademia di Belle Arti a Venezia, dal 2017 al 2019. Le sue opere fanno parte di collezioni d’arte pubbliche e private. Negli ultimi anni l’artista risiede a Venezia.
Nel corso della sua permanenza in italia, Dong deve essersi sentito attratto dall'opera del grande letterato Italo Calvino, una delle massime figure del Novecento letterario italiano, al punto da dedicare a un volume dello scrittore alcuni suoi lavori. Si tratta di una ventina di dipinti (in mostra a Padova) che in qualche modo si ispirano a "Le città invisibili", romanzo pubblicato nel 1972, basato su dialoghi immaginari tra Marco Polo e l’imperatore del regno dei Tartari Kublai Kan e ambientato formalmente nel XIII secolo, ma che potrebbe narrare le vicende di un universo parallelo, fantastico e alternativo al nostro, sospeso nel tempo.
Interessante notare che un grande Maestro come Calvino, che nel corso degli ultimi decenni ha sempre più attratto matematici e architetti (anche per i giuochi strutturali della sua scrittura; si pensi solo che il romanzo in questione è organizzato in parti e sotto - parti che possono essere lette, smontando e rimontando a piacere l’ordine dei capitoli, come un geniale lavoro enigmistico e filosofico) oggi abbia attratto un pittore che alle geometrie preferisce un approccio astratto e onirico. Difficile dire quale sia l’elemento di contatto tra le città descritte nell'opera e i dipinti, magari il modo migliore sarà quello di recarsi alla mostra con una copia del libro, per poi lasciarsi prendere dalle associazioni mentali e forse dalle emozioni…
Ugo De Santis
“Senza pietre non c’è arco” – mostra personale di Jingge Dong
Libreria Minerva in Via del Santo, 79 - Padova
Fino al 27 settembre 2020
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