La città si riempie delle sue installazioni geniali e visionarie.
In una piazza colma per l’anteprima del "Cinema Ritrovato", dove le persone diligentemente sono accorse un’ora prima per accaparrarsi un posto godendo del venticello serale, provvidenziale tregua post arsura, appare sul mega schermo, all’improvviso, il faccione di Christian Boltanski. Promozione estemporanea delle sue iniziative in città già annunciate due mesi prima? Non solo, l’artista francese compare sul palco ai piedi dello schermo chiamato dal Presidente della Cineteca Gian Luca Farinelli e speaker degli appuntamenti cinematografici in Piazza Maggiore.
La presenza di Boltanski alla proiezione del celebre film ante new generetion, “Il Laureato”, non è solo l’annuncio del suo ritorno in città ma è anche un relazionarsi al tema del film con un Dustin Hoffmann alle prime armi come attore. La prima ribellione giovanile al conformismo della società degli anni ’60 e, soprattutto, la cultura al di là del titolo di “graduate” (laureato) di cui l’artista francese ne è massima espressione. È stata emozionante la testimonianza dell’artista francese riguardo al suo essere stato un ragazzo poco incline agli studi, tant’è che la sua carriera scolastica non è proseguita nemmeno alle scuole superiori, evidenziando la non poca delusione della madre.
Ma come spesso è accaduto in passato, e come ancora accade con più difficoltà, a causa di una sempre più esigente e cieca richiesta di titoli e riconoscimenti, Il “genio” di Boltanski ha seguito soltanto il proprio istinto rompendo gli schemi accademici che governano il mercato dell’Arte. Non sarà stato invano, come lui ha dichiarato, aver ottenuto nella sua lunga carriera artistica, e quando ormai non c’era più la sua mamma, premi e Lauree ad Honorem ottenute sul campo. A questo punto non resta che riconoscergli la lode e prima dell’inizio del film gli diamo di nuovo il benvenuto a Bologna.
Foto: Boltanski al Museo della Memoria di Ustica a Bologna (© http://www.artribune.com)
L'artista Christian Boltanski sarà protagonista di 'Anime. Di luogo in luogo', un progetto speciale promosso dal Comune di Bologna in cui, da giugno a novembre, l'artista francese (che al Museo della Memoria di Ustica ha realizzato nel 2007 una installazione permanente) presenterà la propria opera in vari luoghi e dimensioni espressive. Il progetto, curato da Danilo Eccher, prevede una mostra antologica (la più vasta mai vista in Italia) al museo Mambo, una performance-installazione al teatro Arena del Sole, un'installazione presso l'ex bunker polveriera nel giardino Lunetta Gamberini e un progetto speciale, 'Take me (I'm yours)', nell'ex parcheggio Giuriolo.
L'avvio sarà a metà giugno con Billboards, cinque grandi immagini di vite spezzate (dal sacrario della Resistenza di piazza Nettuno) selezionate dall'artista riprodotte su tabelloni pubblicitari posti lungo le principali strade periferiche della città, per collegare idealmente i luoghi della memoria coinvolti nel circuito del progetto.
La kermesse supererà i confini del MAMbo, raggiungendo anche altre zone della città bolognese: PROGRAMMA
Sebastiano Curci
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