Astrid Kirchherr, la fotografa che ci ha raccontato i Beatles

Arte
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Fino al 9 ottobre in mostra a Palazzo Fava oltre settanta scatti e materiali originali degli inizi della band.

Erano anni quelli in cui ancora si poteva non sapere chi erano i Beatles. Per nostra fortuna una studentessa universitaria nel 1960 ad Amburgo si imbatte in questo gruppo di ragazzini inglesi agli inizi della loro carriera e con la sua macchina fotografica ne cattura i momenti salienti di quelli che saranno conosciuti come gli “Hamburg Days”, gli anni della formazione della band di Liverpool.

A distanza di sessant’anni dal primo incontro tra John Lennon e Paul McCartney nel giardino della chiesa di St. Peter della loro città natale inaugura oggi “Astrid Kirchherr with the Beatles” con apertura al pubblico a partire da venerdì 7 luglio. Fino al 9 ottobre nelle sale di Palazzo Fava (via Manzoni 2) si potranno vedere oltre cinquanta scatti e una serie di materiali originali in una mostra in esclusiva italiana per Genus Bononiae realizzata in collaborazione con Ono Arte Contemporanea, Ginzburg Fine Arts e Kai-Uwe Franz, il curatore che da anni lavora a stretto contatto con la fotografa tedesca.

La Kirchherr, che all’epoca era l’assistente del celebre fotografo Reinhard Wolf con una spiccata passione per la moda e per il design, rimane da subito ammaliata dalla presenza scenica e dalle doti del gruppo allora composto da Lennon e McCartney, un George Harrison ancora minorenne, Pete Best e Stuart Sutcliffe. Lo stesso Sutcliffe allacciò una relazione con la giovane Astrid tanto da decidere di lasciare la band ma nel 1962 un’emorragia cerebrale lo uccise mentre costruiva la sua storia d’amore e la sua carriera da artista.

8. Astrid Kirchherr Self Portrait1960 LOW

Foto: Astrid Kirchherr self-portrait,1960

La Kirchherr continuò a seguire i Fab Four, nel frattempo diventati una band di culto con Ringo Starr al posto di Best, non solo in Germania ma in giro per l’Europa. La mostra ci offre quindi l’occasione di vedere il primo servizio posato dei quattro e le immagini uniche del film della band “Hard Day’s Night” (la Kirchherr fu l’unica fotografa ammessa sul set) oltre a scatti intimi e rubati, alcuni anche a colori, di vacanze e di viaggi.

Ad accompagnare la mostra un volume di Damiani in italiano e in inglese e una serie di incontri, talk, proiezioni e presentazioni. Si comincia il 7 luglio alle 17 con la speciale visita guidata di Stefanie Hempel che allieterà i visitatori con il suo hukulele e aneddoti e segreti dei Beatles.

Giorgia Olivieri


Per tutte le info:
www.genusbononiae.it

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