Pensare ed agire per una città di tutti e per tutti, senza escludere nessuno.
Questo è l'obiettivo fondamentale della bozza di proposta di Legge per promuovere l'inclusione e il rispetto di ogni individuo che si evince dal decalogo scritto dal basso dalle persone, cioè, che quotidianamente incontrano barriere fisiche e culturali presentato lo scorso 2 settembre presso la sala dibattiti Miriam Ridolfi alla Festa dell'Unità in svolgimento a Bologna.
Immagine: locandina dell'incontro alla Festa della Unità
In Italia, spesso si assiste a un uso eccessivo di parole senza che si traducano in risultati concreti. La mancanza di risposta da parte delle Istituzioni e di coloro che hanno il potere di agire è in netta contrapposizione alla necessità di tutelare e valorizzare ogni persona. Per invertire questa tendenza, diventa essenziale colmare il divario tra le richieste delle persone con disabilità e gli obiettivi effettivamente realizzabili.
È proprio dalla constatazione delle esigenze inascoltate delle persone disabili e dalla necessità di creare una città adatta a tutti che nasce la proposta di Legge del Forum Nazionale "Disabilità, Diversità e Fragilità" sull'Universal Design. Il manifesto redatto dal Forum Nazionale presenta una serie di punti specifici, 10 per la precisione, che riguardano temi di estrema importanza: barriere architettoniche, abitabilità, scuola, turismo, accessibilità, autodeterminazione, Livelli Economici Assistenziali (LEA).
Immagine: manifesto proposta di legge
In sintesi, il manifesto si propone di promuovere una società più inclusiva, in cui ogni individuo, indipendentemente dalla disabilità, possa godere di pari opportunità e piena partecipazione nella vita sociale, economica e culturale. La proposta di Legge sul Universal Design rappresenta quindi un passo importante verso la creazione di una città inclusiva e accessibile a tutti. È solo attraverso l'azione concreta e la condivisione di responsabilità da parte di tutti gli attori della società che si potranno ottenere risultati tangibili, per costruire un futuro in cui nessuno sia escluso.
Chiara Garavini
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