È arrivata la V edizione della scuola dedicata alle Cooperative di Comunità.
Confcooperative, in collaborazione con Legacoop Emilia-Romagna, ha chiesto alla Regione Emilia-Romagna un maggior sostegno per queste imprese create da cittadini volenterosi che vogliono promuovere il benessere e lo sviluppo dove c’è bisogno.
Le Cooperative di Comunità nascono in luoghi dove non c’è coesione sociale, in paesi isolati o senza adeguati collegamenti, zone spesso spopolate dove nessuno ha più interesse a investire. Dal 2014 si svolge la Scuola delle Cooperative di Comunità, sull'Appennino reggiano e tema di quest’edizione sarà: #oltreconfine - Piattaforme comunitarie per economie plurali.
Questa scuola è ormai un punto di riferimento a livello internazionale che pone l’accento sul territorio e la comunità. La prima parte di questa edizione si è tenuta venerdì 22 e sabato 23 marzo a Succiso presso la Cooperativa “Valle dei Cavalieri”, la seconda sessione avrà luogo a Cerreto, venerdì 5 e sabato 6 aprile alla Cooperativa di Comunità “I Briganti”.
Foto: insegna Cooperativa i Briganti di Cerreto
© Pagina Fb Scuola delle Cooperative di Comunità
Al centro delle discussioni ci sarà l’analisi delle pratiche adottate dalle Cooperative di Comunità per promuovere nuove forme di mutualismo e di economie promosse dai cittadini; si cercherà di creare una riflessione a 360° con tutti i partecipanti a quest’esperienza formativa. Gli ospiti chiamati a intervenire saranno ben 50 e illustreranno come questo modello dovrebbe esser preso a esempio in tutta Italia.
Già alcune Regioni hanno adottato leggi ad hoc per promuovere e sostenere queste cooperative di comunità mentre alla Giunta della Regione Emilia-Romagna è stato chiesto di promuovere iniziative che potessero incentivare la nascita di tali imprese, anche con aiuti economici.
Tramite le esperienze che verranno raccontate e le competenze che si possiedono, si spera do far diventare le cooperative di comunità delle protagoniste sul territorio. Milza, Presidente Confcooperative e Giovanni Monti Presidente Legacoop, sperano che questo modello possa diventare presto un esempio di cooperazione da poter adottare in tutto il territorio.
Valentina Trebbi
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