Progetto per il rilancio produttivo e turistico di questa zona, un accordo stipulato tra cittadini e imprenditori.
A Madonna dei Fornelli è finalmente nata la Cooperativa Foiatonda, la cui nascita ha richiesto tanti incontri, riunioni e studi che permettessero di individuare gli obbiettivi e le finalità di quest’associazione che ha poi deciso di volersi dedicare alla valorizzazione del territorio.
Il nome scelto dalla Cooperativa è alquanto insolito ma deriva in realtà dal dialetto e si riferisce alla foglia del faggio, albero molto diffuso in questa zona detta appunto “foia tonda”. Una Cooperativa Paese com'è appunto “Foiatonda”, è una società a responsabilità limitata che opera a livello locale cercando di favorire opportunità produttive e promuovendo azioni volte allo sviluppo economico; sono coinvolti vari attori che lavorano per un obbiettivo comune.
L’accento è posto sullo sviluppo di un turismo sostenibile e sulla promozione e conoscenza dei prodotti tipici del territorio. Questa è già la terza cooperativa paese che nasce grazie a un’iniziativa dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese che già da un po’ sta promuovendo questi progetti realizzandone uno a Marzabotto e un altro a Castiglione dei Pepoli.
Foto: laboratorio di cestini di vimini
“Foiatonda” conta ben 13 soci fondatori, figure una diversa dall'altra tra le quali albergatori, artigiani, imprenditori, persino un pittore, un graphic designer e dei ristoratori, tutti con l’obbiettivo di far conoscere e scoprire Madonna dei Fornelli e i meravigliosi luoghi che ci sono nei dintorni come i borghi di Qualto e Zaccanesca, il Lago di Castel dell’Alpi o la Strada Flaminia Militare.
Naturalmente i soldi che si ricaveranno da queste attività turistiche saranno poi investiti per azioni a salvaguardia del patrimonio naturalistico e ambientale di questa zona. La cooperativa in seguito incontrerà anche le comunità limitrofe per parlare di questo progetto cercando di coinvolgere soprattutto le nuove generazioni in modo da far riscoprire loro le tradizioni, la storia e la cultura popolare di questa parte dell’Appennino.
Un’iniziativa che vuole far conoscere le bellezze di queste zone ancora poco conosciute, facendolo però in modo responsabile, consapevole, cercando di salvaguardare l’ambiente aiutando al tempo stesso l’economia a rinascere.
Valentina Trebbi
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