Ai 50 anni di Confcooperative sono stati mostrati esempi di come questo sistema funzioni alla perfezione!
“Mi Esibisco” è una Cooperativa di tipo culturale che ha sede a Faenza, nasce nel 2016 su iniziativa di un gruppo di artisti dell’intrattenimento, dello spettacolo e di anno in anno è andata crescendo tanto da poter contare attualmente su 60 professionisti che offrono collaborazioni diverse.
Immagine: logo della Cooperativa Mi Esibisco
Ci sono tecnici, organizzatori di eventi, musicisti, tecnici, modelle e presentatori insomma figure diverse che possono fornire le loro competenze specifiche per garantire un lavoro completo e accurato nel settore artistico. Laura Padovani, Enzo Ferrari e Marco Padovani sono i fondatori di questo gruppo, professionisti del divertimento che ben presto hanno sentito la necessità di creare e regolarizzare una squadra di lavoro esperta nel campo dello spettacolo, persone che grazie alle loro conoscenze potessero offrire qualcosa di specifico e accurato in quest’ambito.
Creare una Cooperativa è stata la risposta più naturale a quest’esigenza e così è stato possibile mettere insieme varie competenze che avrebbero poi potuto garantire servizi completi e vari a tutti i clienti interessati, informazioni specifiche nel campo artistico. Sono bastati due anni per far sì che questa Cooperativa crescesse e potesse permettere, a quel lavoro che spesso non emerge e che gravita attorno all'ambiente del divertimento, di farsi vedere, di diventare una realtà come le altre e far sì che gli artisti che ne fanno parte potessero appoggiarsi alla cooperativa per tante necessità come il versamento dei contributi, i contratti d'assuzione o le buste paga.
Un’altra Cooperativa che può vantare una tradizione lunga 25 anni è “La Fraternità” che si occupa di offrire servizi nel settore educativo e lavorativo e di dare una mano a tutte quelle persone a rischio emarginazione. Fondata da Don Oreste Benzi nel 1992 la cooperativa è presente in 4 regioni e dà lavoro a individui che vivono già in contesti fragili, problematici e che si sentono vittime di ingiustizie sociali, la fondazione ha offerto lavoro a tutti quelli a rischio esclusione e specialmente a Bologna si è occupata dell’inserimento lavorativo con produzione agricola, servizi ambientali, energia, pulizie, servizi cimiteriali e anche manutenzione verde.
Immagine: logo della Cooperativa La Fraternità
“La Fraternità” ha preso parte al progetto “verde”, “Local to you”, una piattaforma bolognese che promuove l’agricoltura biologica e locale tenendo in considerazione l’etica con cui vengono coltivati i prodotti per offrire sempre alimenti di qualità e promuovere al tempo stesso lo sviluppo del territorio.
Infine merita un accenno “Wabbit Società Cooperativa” nata nel 2016, della quale fanno parte traduttori esperti provenienti dal settore delle traduzioni professionali e che all'interno di questa società sono raggruppati in due aree, una dedicata alle traduzioni letterarie e una a quelle tecniche. In particolare la Cooperativa ha deciso di concentrarsi sulla traduzione di videogiochi, giochi da tavolo e fumetti.
Una scelta dettata dal fatto che i traduttori impiegati hanno tutti la passione per i giochi e soprattutto perché il mercato del settore proponeva una domanda che però non ha mai ricevuto un’offerta così Wabbit ha pensato bene di rimediare e propone anche traduttori per siti internet, per pagine social e per varie app.
Immagine: logo della Cooperativa Wabbit Translations
Queste tre realtà cooperative fanno capire come si tratti di realtà che possono davvero offrire tante opportunità sia lavorative che di crescita personale; facendo squadra e formando dei gruppi accomunati dagli stessi interessi si può svolgere un lavoro eccellente e si può dare soprattutto una mano a tanti che in un contesto “classico” non riuscirebbero ad esprimere le proprie capacità.
Valentina Trebbi
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