Grave lutto per il Paese e per l'Europa

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Lo scorso 11 gennaio si è spento David Sassoli.

David Maria Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, era stato ricoverato lunedì scorso per una grave complicazione dovuta a una critica disfunzione del sistema immunitario. Aveva 65 anni ed era ricoverato presso il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (Pordenone). Aveva subito un primo ricovero in ospedale il 15 settembre per una settimana per polmonite da legionella. Poi aveva seguito a distanza le assemblee del PE durante tutto il mese di ottobre ed era tornato in presenza all’inizio di novembre. Il 26 dicembre è stato ricoverato nuovamente, fino alla notte scorsa.

Sassoli è stato eletto Presidente del PE il 3 luglio 2019 dopo una lunga carriera prima come giornalista e poi come politico. Figlio di un redattore e seguace di Don Milani, ha iniziato a lavorare fin da ragazzo in piccoli giornali e agenzie stampa prima di venire assunto a “Il Giorno”. Ha successivamente optato per la carriera televisiva cominciando dal Tg3 per il quale si occupava di mafia, Tangentopoli e inchieste sulle Stragi italiane. Ha collaborato anche con Michele Santoro, nelle trasmissioni “Il Rosso e il Nero” e “Tempo Reale”. Nel 1999 è approdato al Tg1 prima come cronista, poi come conduttore e infine come vicedirettore al tempo di Gianni Riotta.

Repertorio Sassoli Saluta Elly Schlein

Foto: David Sassoli con Elly Schlein (foto di repertorio)

Nel 2009 ha iniziato la sua carriera politica. Candidato dal neonato Partito Democratico nella circoscrizione Italia Centrale è stato eletto la prima volta con più di 400.000 preferenze, diventando il capo della delegazione del PD al Parlamento Europeo. Nel 2013 ha tentato di divenire Sindaco della città di Roma, superando Paolo Gentiloni ma arrivando secondo rispetto a Ignazio Marino, raccogliendo la metà dei voti dello stesso. Dal 2014 al 2019 è stato Vicepresidente dell’Assemblea del PE. Nel discorso di apertura della sua Presidenza del PE ha sottolineato come fosse necessario combattere contro il cambiamento del clima, come fosse fondamentale una politica più vicina ai cittadini e ai loro bisogni (in particolare ai giovani) e come fosse essenziale rafforzare la democrazia parlamentare e promuovere i valori europei. 

Ursula Van der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha commentato che «oggi la nostra Unione perde un convinto europeista, un sincero democratico e un uomo buono» - «un uomo che ha lottato per la giustizia e per la solidarietà». 

Durante la situazione causata dal Covid-19, ha introdotto dibattiti e votazioni a distanza, primo Parlamento nel globo a farlo.

Silvia Saronne

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