Se ne parla al Festival della Scienza Medica dal 9 al 12 maggio.
Sarà un’edizione dedicata al rapporto tra intelligenza e salute quella del Festival della Scienza Medica in programma a Bologna dal 9 al 12 maggio. La kermesse diventata oramai un appuntamento fisso per il mondo della medicina e della sanità quest’anno si concentrerà in particolare sulle nuove frontiere scientifiche e tecnologiche della ricerca clinica, della cura e della prevenzione.
Promosso da Fondazione Carisbo e Genus Bononiae in collaborazione con l’Università di Bologna e Gruppo Intesa Sanpaolo, il Festival intende annullare la distanza tra il grande pubblico e la cultura medico-scientifica portando in città premi Nobel, illustri scienziati e esperti di fama internazionale protagonisti di lezioni magistrali, incontri, spettacoli e visite. Saranno infatti 80 gli eventi distribuiti in una ventina di location durante quattro giorni di manifestazione in cui si avvicenderanno un centinaio di relatori.
Foto: conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa
“Intelligenza della salute” è appunto il tema di questa quinta edizione. Tutto nasce dalle ricerche svolte nel campo della “epidemiologia cognitiva” che registra l’esistenza tra di una correlazione misurabile tra intelligenza e salute personale e collettiva. In poche parole, l’intelligenza è uno scudo che protegge da malattie vascolari, dall'obesità e dai disturbi mentali perché consente comportamenti più razionali ma questa capacità va alimentata in un ambiente sano in cui non siano presenti rischi di malattie infettive, malnutrizione, violenze sociali e inquinamento.
Sono numerose le implicazioni che un argomento così complesso necessariamente può sollecitare: è qui che la medicina incontra l’etica, la politica e l’economia. Per saperne di più, arriverà a Bologna Ian J. Deary, Professore di Psicologia differenziale all'Università di Edimburgo: è lui che per primo ha adottato l’espressione “epidemiologia cognitiva” lavorando da sempre sul dialogo tra capacità cognitive e benessere.
Il Professor Massimo Massimini parlerà del rapporto tra intelligenza e coscienza e a Fiorenzo Conti spetterà il compito di trattare l’argomento della mappatura del cervello umano. Lo Psichiatra Pietro Pietrini discuterà delle basi genetiche e neurobiologiche dell’intelligenza umana mentre il neurologo Giuseppe Plazzi si occuperà di demenza e di prevenzione della sindrome di Alzheimer.
Foto: platea incontro dell'edizione del FSM 2018
Il neuroscienziato Gianvito Martino illustrerà il modo in cui le cellule cerebrali danno origine a azioni e pensieri e Francesc Graus, direttore del dipartimento di Neurologia dell’Hospital Clinic di Barcellona interverrà a proposito di malattie neurologiche e mentali derivanti da attacchi autoimmuni. A dare ulteriore lustro al Festival sono attesi a Bologna ben tre premi Nobel. Si tratta di John Gurdon, colui che per primo intuì negli anni ’60 che la clonazione era una prospettiva realistica, Aaron Ciechanover, biologo e genetista che parlerà delle questioni bioetiche legate alla medicina di precisione per passare poi a Tomas Lindahl insignito del riconoscimento per i suoi studi sui meccanismi di riparazione del DNA.
A oltre vent'anni di distanza dalla clonazione del primo mammifero, sarà interessante ascoltare Cesare Galli, a suo tempo collaboratore del “padre” della pecora Dolly Ian Wilmut. Non può non avere spazio la lotta alle fake news. Uno degli obiettivi della manifestazione è anche quello di favorire una corretta informazione a beneficio della comunità tutta. Va da sé che si affronterà la questione dei vaccini con lo psicologo Simone Bressan e Rino Rappuoli, uno dei massimi ricercatori mondiali del settore ma sarà trattato anche il tema della corretta alimentazione e delle diete con il divulgatore e chimico Dario Bressanini.
L’Intelligenza Artificiale entra di diritto tra i temi dibattuti con una declinazione in campo geriatrico con Roberto Bernabei a cui si affianca la realtà aumentata: a parlare di questo è stato invitato Ken Swein, presidente di Eon Reality. Si conferma l’appuntamento con gli Open Days nelle principali strutture ospedaliere bolognesi – Sant’Orsola, Ospedale Maggiore, Bellaria e Rizzoli – che apriranno le proprie porte l’11 maggio.
Foto: partecipanti all'edizione del FSM 2018
In particolare, all'Istituto Ortopedico Rizzoli fino al 31 maggio si potrà vedere, in esclusiva per l’Italia, “Leonardo in scena. Architetto teatrale e scienziato del corpo” in cui sarà fatta luce con una ricostruzione in scala ridotta del meccanismo usato per la messinscena per la Danae dell’attività meno nota di Leonardo, quella di scenografo. Tra gli eventi off, inoltre, la riscoperta del primo testo al mondo di chirurgia plastica ovvero De curtorum Chirurgia per insitionem: il testo di Gaspare Tagliacozzi datato 1597 sarà donato all'Università di Bologna. Diverse anche le occasioni di ascoltare la musica come l’appuntamento per andare alle origini della pizzica e del tarantismo oltre ai concerti in programma al Conservatorio e alla chiesa di San Giovanni in Monte.
Festival della Scienza Medica, 9-12 maggio 2019. Ingresso gratuito. Per il programma completo e per i dettagli in merito alla partecipazione di alcuni appuntamenti, ogni info è sul sito: www.bolognamedicina.it
Giorgia Olivieri
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