Le tecnologie a favore delle persone per non lasciare nessuno indietro.
È partito lo scorso mese il nuovo progetto: “Centro famiglie Appennino bolognese” creato dall'Unione dei comuni dell’Appennino bolognese. Si tratta di una proposta per garantire informazioni volte a fornire orientamento e ascolto ed approfondimento delle riflessioni nei settori sociali importanti quali: lavoro, scuola, salute e collettività che durante il lockdown dovuto alla pandemia mondiale ha sofferto la chiusura forzata, ma sopratutto per dare risposte dopo il blocco totale.
L'intento è quello di garantire nuove forme di sostegno per fronteggiare l’emergenza, anche attraverso le nuove tecnologie, tecnologie con le quali gli operatori socio-sanitari devono misurarsi fornendo standard qualitativi; l’obiettivo è quello di non trascurare nessuno. Attraverso le tecnologie multimediali, quali telefono e posta elettronica, sarà garantita la facoltà di conversare con gli operatori che sappiano fornire l’orientamento, in special modo alle persone costrette a vivere l'ambiente domestico con altri con i quali non vanno d'accordo.
Nel servizio sono previsti anche gruppi di ascolto tramite conference call dove saranno partecipi educatori e pedagogisti nonché i funzionari dell’Unione. Tale progetto sarà subito operativo, attraverso l’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure attraverso il numero di telefono 338/3660763 attivo solo nelle giornate di lunedì e mercoledì nel seguente orario 10:00/12:00.
Valter D’Angelillo
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