Nel 1970 nascevano le Regioni a statuto ordinario.
Per essere precisi, le Regioni italiane vengono costituite nel 1948, grazie alla Costituzione della Repubblica. Tuttavia una serie di strategie politiche interne ai partiti del tempo, ne rimandarono di fatto la concreta realizzazione. Fino all'ormai lontano 1970, quando alle Regioni (a seguito delle elezioni dei Consigli regionali) vengono assegnate competenze legislative e amministrative, che ne sanciscono la concreta nascita.
Emma Petitti, Presidentessa della Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, rimarca il raggiungimento di un traguardo così importante, avvenuto all'interno di un processo evolutivo tale da trasformare un territorio fragile – all'indomani dell’unità d’Italia - in una delle Regioni più evolute del nostro Continente. Petitti prosegue sottolineando l’importanza di un regionalismo “da sviluppare nel rispetto della Costituzione e dell’unità nazionale” e affermando che “la piena attuazione dello Stato delle autonomie sarebbe, anche a prescindere dall'emergenza, volano di sviluppo”. E ancora: con la cessazione della crisi sanitaria, “superare le contrapposizioni tra territori e tra Stato centrale e periferico sarà il nuovo obiettivo”.
Foto: Stefano Bonaccini e Emma Petitti
Il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, evoca una ricostruzione post virus del Paese “basata su sostenibilità, sanità pubblica, universalistica e territoriale, innovazione e digitale, crescita e lavoro” che “richiede il massimo dell’unità e della condivisione”, in cui le singole realtà territoriali saranno chiamate a diventare ancor più protagoniste. Una Regione insomma capace di “anticipare il futuro, nel welfare come nei servizi, nella cultura come nell'alta formazione, nella ricerca come nelle nuove tecnologie, costruendo così la chiave del proprio successo”.
Un territorio che rivendica maggiore autonomia, per la gestione di alcune materie, senza chiedere soldi in più allo Stato, ma sempre nel rispetto della Costituzione, dell’unità nazionale e nel nome della solidarietà.
Ugo De Santis
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