Teatri en plein air

© Foto di Paola Perrone

Arte
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 Agriturismi, giardini e vecchi casolari ristrutturati sono la nuova tendenza dell'estate teatrale di Bologna.

“Non c'è fantasia della Storia, non c'è utopia teatrale traboccante di fontane e grotte
che abbia saputo cancellare l'urgenza e la legittimità dell'orto”.

Gilles Clément, "Breve storia del giardino"


“Ho bisogno di prendermi del tempo per me”, “Devo rallentare”, “Non ce la faccio più”, “Da quando lavoro e ci sono i bambini non riesco più a leggere”, “Sono sempre attaccato al cellulare”, “Ho la gastrite”, “Non dormo”... Quante volte partecipiamo delle lamentele di amici e conoscenti sulle proprie fatiche e insofferenze quotidiane, e quante volte, di contro, ne siamo noi i protagonisti.

Studiosi, medici e psicologi continuano a metterci all'erta sui segnali dello stress e della stanchezza emotiva, prefigurando spesso esiti e ricadute anche molto gravi sul nostro organismo. La dipendenza generata dai nuovi dispositivi tecnologi, ne siamo tutti consapevoli, non ci rende felici. Pur nella sua indiscutibile utilità essa limita l'esperienza della relazione con l'altro e del tempo, due bisogni costitutivi e essenziali dell'essere umano, che ci definisco e che alimentano la nostra identità.

Fare cultura oggi significa dunque prendersi carico anche di questo disagio di fondo, motivo per cui al recupero del benessere si stanno rivolgendo sempre più nuove modalità di fruire e fare esperienza dell'arte. Lo sanno bene i teatranti, custodi di un'arte antica e concepita all'aperto, en plein air, per usare le parole di Roland Barthes, che nella sua celebre raccolta di saggi "Sul teatro" così definì lo spazio dove per la prima volta nacque la tragedia greca.

Ai 300 Scalini Teatro E Agricoltura

Foto: Ai 300 scalini teatro e agricoltura logo 

Di pari passo con salvaguardia della natura anche il rito della visione infatti è diventato un bene da tutelare, perché capace di rispondere alle necessità di cui sopra. Tra queste si aggiungono la possibilità di andarsene fuori dal caos della città e dalle sue incombenze, di mangiare con calma, magari qualcosa di fatto in casa con ingredienti genuini, di scoprire luoghi di interesse storico, di stare, banalmente, in compagnia di persone affini, a ricordarci che non siamo soli e neppure speciali come credevamo.

Ed ecco che un bello spettacolo, accompagnato da una cena e/o un aperitivo, è proprio la combinazione che va per la maggiore tra le proposte teatrali all'aperto dell'estate bolognese. Agriturismi, casolari ristrutturati, parchi e giardini sono gli scenari in cui fino a settembre trovano spazio letture poetiche, concerti e performance di artisti affermati e emergenti, molti dei quali inseriti in festival e rassegne nell'ambito del Be' Bologna Estate 2018.

Tra quelli che BNB ha avuto modo di esplorare ci sono: Ai 300 scalini e Fienile Fluò, tra i più vicini alla città, Ca' Colmello, a Sassoleone, frazione di Casalfiumenese, Sementerie Artistiche e naturalmente le Serre dei Giardini Margherita in città.

In particolare qui vi consigliamo quelli da non perdere:

Ai 300 scalini, in via Casaglia 37, il Teatro dei Mignoli, ai più noto per i precedenti progetti “Il Festival In&Out - La Cultura in Condominio” (dove il teatro è portato direttamente sotto casa o in condominio) e “Angeli alle fermate”, (in cui “attori-angeli” dialogano con il pubblico della strada e i suoi abitanti, prendendo a riferimento le fermate degli autobus), ha preso in gestione uno spazio in collina, nel Parco del Pellegrino, da cui si gode una vista al Santuario di San Luca impareggiabile, soprattutto all'ora del tramonto. 

Il gruppo propone una rassegna di spettacoli e concerti, tra cui vi segnaliamo l'appuntamento con il Teatro delle Ariette e il suo "Teatro di Terra", la prossima domenica 29 luglio alle ore 19:30 e quello con la poetessa Mariangela Gualtieri, voce e autrice del rito sonoro "Bello mondo", venerdì 24 agosto alle ore 20:30.

Le Sementerie Artistiche invece sono uno spazio agri-culturale di creazione, formazione e residenza artistica, situato all'interno di un'azienda agricola in via Scagliarossa 1174 a Crevalcore (BO), nato su iniziativa degli attori Manuela De Meo e Pietro Traldi. Qui centrale è la natura ma anche il design, il teatro, la sala prove e la foresteria sono infatti state realizzati su progetto dello studio dell'ingegner Roberto Bissani. 

Quest'estate le Sementerie aprono le proprie serate al pubblico con gli eventi e gli spettacoli della rassegna “Notti delle Sementerie”. Per i più piccoli, il prossimo venerdì 27 luglio c'è lo spettacolo "Il sogno bubble show" di e con il clown Eros Goni, dalle ore 19:00.

Di Ca' Colmello e della curata rassegna “Sottili innesti amorevoli” di Baba Jaga vi avevamo già parlato qui, ma vi esortiamo nuovamente a lasciarvi andare all'incanto di un teatro immerso tra i calanchi. Se siete di ritorno dalle ferie, potrete concedervi un rientro più soft, immergendovi nello spettacolo di arti performative indiane "La ricerca delle sorgenti" di Milòn Mèla, sabato 25 agosto alle ore 21:30.

Allestimento Teatrale A Baba Jaga

Foto: allestimento teatrale all'aperto di Baba Jaga

Augurandovi buone visioni e buon ristoro, vi lasciamo ora in dono un piccolo estratto da "La breve storia del giardino" del paesaggista Gilles Clément, edito da Quodlibet, da leggere rigorosamente en plein air:

“I nostri futuri 'reliquiari', i nostri garanti della vita e delle diversità di espressione, sono nelle mani dell'artista. La storia ci mostra il suo talento di architetto, la sua padronanza delle prospettive, il suo sguardo di pittore nel bilanciamento di ombre e luci, ma ci parla poco della sua sensibilità nei confronti del regno dei viventi o delle sue conoscenze in materia di biologia, del suo sapere ecologico. E soprattutto, la storia ci parla poco del tempo-del tempo che passa, della durata, del tempo che consente l'impianto al suolo, dell'incontro fra gli esseri viventi, dell'ibridazione e della nascita dell'imprevedibile. La storia preferisce le forme e i grandi gesti architettonici che hanno lasciato una traccia sorprendente e indiscutibile del genio umano. Eppure è qui, nello spazio del tempo che a mio avviso si delineano le questioni del futuro”.

Lucia Cominoli


Per ulteriori informazioni: www.bolognaestate.it

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