Corpi asciutti, a occhi chiusi, perturbanti nell’opera dello scultore Paolo Migliazza.
Paolo Migliazza è un giovane scultore nato a Catanzaro nel 1988. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha iniziato da pochi anni a esporre le sue opere che si distinguono per originalità formale e intensità dei contenuti. Vive e lavora a Bologna.
L’autore fissa lo sguardo su un universo interiore popolato da bambini, colti nella loro nuda essenza, immobili; i volti privi di occhi, o per meglio dire coperti da un velo, rivelano un dialogo rivolto all’interno del proprio sé, una ricerca di visione interiore. È l’età dell’indifferenziazione sessuale, dove tutto è presente all’interno, in forma potenziale e attende di trovare un percorso, uno stimolo che consenta di esprimersi e portare a compimento la propria identità.
Nell’antichità la cecità era spesso associata al dono della preveggenza, alla memoria intesa come saggezza, alla capacità divinatoria, insomma alla visione interiore. Nell’Odissea leggiamo di un cantore, di cui si dice: “La Musa lo amò molto, ma un bene e un male gli diede: degli occhi lo fece privo e gli donò il dolce canto.”
"Non siamo supereroi" (We are not super heroes), recita il titolo della mostra: la presenza assorta dei bambini ad occhi chiusi opera un distacco, una dissociazione da una civiltà ipertecnologica e iper-comunicativa, ma spesso carente in contenuti umani. Da una società con troppe parole e troppe immagini che finiscono per stordire e disorientare. E allora che c’è di meglio che velare gli occhi e cercare dentro “il dolce canto” che ridà senso?
Grazie a Paolo Migliazza per la ricerca estetica e per la riflessione che ci suggerisce.
Ugo De Santis
“We are not super heroes” di Paolo Migliazza
Chi: L'ARIETE artecontemporanea
Dove: Via D’Azeglio, 42 - Bologna
Quando: 3 maggio - 17 giugno 2017
Orario: lunedì, giovedì, venerdì, sabato 16:00 – 19:00 | Martedì, mercoledì 16:00 – 17:30 o su appuntamento
Ingresso: libero
Info: 348/9870574
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