La carta a mano ha un’origine antichissima, ha duemila anni di Storia.
La nota pittrice di Bologna Renata Giannelli sa anche fare la carta a mano, che è per lei un vero e proprio lavoro. Ha iniziato ad interessarsene circa trent’anni fa, quando frequentando l’Accademia di Belle Arti e la pittura restò affascinata dal concetto di alchimia. Il suo primo corso di questo tipo fu in Spagna. Molti oggi chiedono queste carte artigianali; ad esempio gli stilisti per le loro sfilate o per biglietti da visita, inviti, menu, editoria, eccetera. La sua Associazione si chiama: “Carte diem - produzioni artistiche contemporanee”, che ha la sede legale in via delle Belle Arti, 23 e il Laboratorio in via De’ Giovanni, 16 di Bologna. Opera da più di vent’anni.
Chiunque può fare quest’esperienza, a patto che abbia tutto il materiale necessario! Innanzitutto si prepara un recipiente d’acqua in cui sono stati sciolti fogli di carta da riciclare a macerare per tutta la notte. Si possono aggiungere fiocchi di cotone, lino, canapa, semi di garofano, schegge di legno, foglie, eccetera, in base alla propria creatività. Bisogna avere: fogli di plastica, per coprire noi stessi e tutto intorno; una bacinella di plastica grande; un frullatore; due tavole rigide, non assorbenti; della tela da tende a trama fitta; della teletta di quattro metri tagliati in pezzi, su cui appoggiare i fogli creati; dei feltri o vecchie coperte; forma e cascio, cioè un telaio in legno che determina forma, peso e spessore della carta. Si possono comprare già fatti o costruirli in casa. La pasta da carta può essere conservata per qualche giorno. Va rimescolata col frullatore e versata in una bacinella pulita. Quindi, si versa acqua calda, fino a tre quarti e si mescola con movimenti continui. Poi c’è la deposizione sul feltro con cui si trasferisce lo strato umido di pasta da carta dalla forma alla teletta di rinforzo. Seguono pressatura, essiccazione e collatura. Più difficile a dirsi che a farsi. Il risultato lascia sbalorditi e soddisfatti.
Poi si può anche fare la carta marmorizzata che è molto decorativa. Si basa sul principio chimico di incompatibilità fra due sostanze. Consiste nello spargere colori, ad acqua o ad olio, su una soluzione collosa, che li fa galleggiare. I colori creano le composizioni desiderate e vengono trasferiti su un foglio di carta poggiato al bagno di colla. Anche questi risultati sono bellissimi, creativi, terapeutici. La tecnica è antichissima: è nata in Giappone nel terzo secolo, per accompagnare la calligrafia, unendo gli elementi in un tutto indissolubile. È incredibile come i disegni che creiamo spesso corrispondano ai segreti impulsi del nostro inconscio!
Ma torniamo a Renata Giannelli. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha lavorato come illustratrice in Case Editrici. Ha esposto in prestigiose Gallerie in Italia e all’estero. Crea serigrafie, pezzi unici, stampe d’arte, xilografie. I suoi corsi sono anche occasioni di riflessione e dibattito sull’arte e sulla conoscenza di se stessi. Non vi resta che frequentarli, cercando sul suo sito o su FB le date dei prossimi corsi a prezzi modici e il numero di cellulare per prenotarsi.
Serenella Gatti Linares
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