Franco Piro, quando l’arroganza diventa positiva

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Franco Piro ieri 20 febbraio 2017 ci ha lasciato, stroncato da un improvviso infarto.

Nato a Cosenza nel 1948, contrae la poliomielite nella più tenera età, come tanti viene a Bologna, qui si cura e studia, fino alla Laurea in Scienze politiche. All’inizio degli anni '70 aderisce a Potere operaio, dando sfogo in questo modo alla sua anima ribelle, poco inclini alle pastoie burocratiche e alla disciplina di partito imperante nel PCI, da sempre dominante nella città. Allo scioglimento del gruppuscolo extra parlamentare, trova spazio nel PSI, dove fa una rapida carriera. È deputato dal 1983 al 94, dal 91 al 93 è Presidente della Commissione Finanza della Camera, nella quale si distingue per le iniziative a sostegno delle persone con disabilità.

La più importante delle leggi da lui promosse è la 13/1989, che prevede numerose misure per l’abbattimento delle barriere architettoniche, tra le quali l’obbligo per i condomini di accettare le proposte, da parte dei disabili, di effettuare opere murarie negli spazi comuni per l’abbattimento delle barriere esistenti.
Disciolto il partito socialista, ritorna all’insegnamento universitario, ma la sua carriera politica sarà in continua discesa. Dopo un’improbabile candidatura a sindaco di Bologna nel 2004, due anni dopo si presenta con il Nuovo PSI come capogruppo per la regione Emilia e Romagna al Senato, ma il tentativo non avrà esito alcuno.

Un appiattimento di Franco sull’epoca craxiana, contrassegnata da sprechi di risorse ed eclatanti episodi di corruzione, non solo sarebbe ingenerosa, ma soprattutto non rispondente al vero. In primis, non è mai stato implicato in episodi di corruzione, ma soprattutto la sua attenzione al sociale, ed in particolare ai disabili, è sempre stata limpida e coerente.

Gli episodi clamorosi e talora inquietanti che hanno contraddistinto la sua vita dopo la sua esperienza di parlamentare, come quando si incatenò al portone di scienze politiche, costringendo le autorità a praticargli un TSO, ci lasciarono allora stupiti ed imbarazzati, ora ci fanno sorridere, inducendoci uno spirito di tenerezza verso un disabile indomito e poco incline al compromesso.

Le sue esequie sono previste per domani a Bologna, con la camera ardente nella cappella dell’Archiginnasio a partire dalle ore 10:00, mentre la funzione pubblica si terrà nella Basilica dei Servi alle ore 11:30.

Maurizio Cocchi

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