Scopriamo i segreti di un immortale dello sport che continua a stupire.
Al mondo esistono persone che riescono a fermare il tempo. Esseri con un talento speciale, tale da consentire loro di rimanere sulla breccia a distanza di anni o addirittura decenni, di continuare a coltivare l’eccellenza, anche quando i coetanei si ritirano e vengono dimenticati dai propri ammiratori.
Questo tipo di longevità risulta essere ancor più eclatante, se si verifica nel mondo dello sport, ambiente altamente competitivo, addirittura spietato per la fortissima competizione degli atleti in lotta per la conquista di un posto in primo piano. Lo sportivo deve diventare una macchina perfetta da un punto di vista della tenuta fisica e mentale e continuare la sua personale lotta contro quanti premono da dietro con prepotente forza per sradicarli dal trono, piccolo o grande che sia, conquistato dopo anni di fatica e sacrifici.
E alcuni tra questi atleti riescono a esprimere il loro personale splendore anche da “vecchi”, sì perché nello sport si diventa vecchi dopo i trent’anni. E se un tennista a 36 anni torna a essere numero 1 al mondo, dopo una carriera straordinaria, bisogna inchinarsi e complimentarsi.
Stefano Semeraro, firma de «La Stampa» di Torino, racconta la vicenda umana e sportiva di Roger Federer: 96 tornei conquistati in vent'anni di carriera. Una leggenda che non cessa di stupire il mondo.
Ugo De Santis
“Il codice Federer”
Autore: Stefano Semeraro
Editore: Pendragon
Anno edizione: 2018
Pagine: 333
Prezzo: € 18,00
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