2^ Edizione del Premio Calanchi Turrini a Bologna

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Rita Ghedini: apporti fondamentali per capire di più i nuovi modelli di mutualismo.

Lo scorso 23 ottobre, presso la sede Fondazione Ivano Barberini di via Mentana, 2 a Bologna, sono stati consegnati i premi dedicati alla memoria di Luciano Calanchi e Adriano Turrini a quattro laureati e docenti dell’Università.

Il concorso è stato promosso da Legacoop Bologna in cooperazione con Fondazione Barberini e Fondazione Unipolis. I quattro vincitori sono: Silvia Cafora, Filippo Petrini, Stefano Tortorici e Asia Guerreschi. Silvia Cafora, insegnante al Politecnico di Torino si è aggiudicata un premio di 5.000 euro per la sua tesi di dottorato in cui discute le tematiche del co-housing, dal titolo: “Community-Led Housing Developement. A key for a new housing architecture and policy” che contiene teorie che possono avere un impatto fondamentale sulle attività delle cooperative.

Fondazione Barberini Premio Calanchi Turrini

Foto: sede della Fondazione Barberini

Filippo Petrini, di origine di Terni e laureato all’Ateneo di Bologna, ha ricevuto un assegno di 3.000 euro per la sua tesi di laurea magistrale che si intitola: “Il ricambio generazionale del Management delle cooperative sociali tra analisi teorica ed esperienze empiriche”. A parità di merito, il premio di 15.000 valido per progetti di ricerca comparata internazionale, è stato distribuito fra Stefano Tortorici per “Un’alternativa al capitalismo digitale? Confini e traiettorie delle piattaforme cooperative” e Asia Guerreschi su “Innovation of circular cooperation”.

Foto Di Repertorio Premio Calanchi Turrini 2023

Foto: premiati dello scorso anno

Rita Ghedini, Presidente Legacoop Bologna afferma che ha notato una larga partecipazione di laureati e ricercatori, che lascia pensare a una nuova fondamentale attenzione dell’Università sulla forma cooperativa. Ciò è importante – continua – per capire maggiormente le forme di mutualismo che hanno una relazione diretta con gli scopi dello sviluppo sostenibile e rispondono meglio ai bisogni delle persone, in una società che cambia continuamente e vive la sfida delle transizioni come quella ambientale, digitale e demografica. Conclude che è necessario fare proprie le proposte dei giovani.

Il premio è patrocinato dal Comune e dalla Città Metropolitana di Bologna, dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Università di Bologna.

Silvia Saronne

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