Il 4 agosto, a Cumignano, si anticipa l’autunno gustando una specialità tipicamente estiva.
Il Tuber Aestivum Vitt. definito anche scorzone per il suo rivestimento tondo e particolarmente spesso e fa da apripista alla manifestazione autunnale, dedicata al tartufo bianco. I tartufi sono funghi ipogei della famiglia Tuberacea, hanno un corpo ipogeo, ovvero sotterraneo, crescono sotto le radici degli alberi o arbusti, in particolare querce e lecci.
Comunemente, per tartufo si intende solo il corpo fruttifero ipogeo che viene e individuato con l'aiuto di cani e raccolto a mano. Talune specie di tartufo costituiscono un'essenza alimentare estremamente pregiata, ricercata e costosa.
In Italia è sempre possibile raccogliere tartufi, salvo durante il periodo di fine aprile. Una volta per raccogliere i funghi si usavano i maiali, l’animale venne sostituito dal cane, poiché il maiale ghiotto di tartufo, si mangiava il raccolto. I cani da tartufo sono ben addestrati e non si usano razze particolari.
Foto: linguine al tartufo
Il nostro Paese è il primo esportatore di tartufo bianco. Alcune delle più importanti zone di produzione sono: Emilia-Romagna, Piemonte, Umbria, Lombardia, Toscana. Il tartufo nero, molto più comune del bianco, viene prodotto in Umbria e Molise nella stagione estiva e invernale.
Il tartufo bianco dei colli bolognesi è un’eccellenza del nostro territorio, che punta a diventare un prodotto conosciuto a livello nazionale e internazionale al pari di altri tartufi italiani già noti, come ad esempio quello di Alba.
La kermesse estiva in programma, prepara i nostri palati ad assaporare le specialità culinarie prodotte con il tartufo nero per consentirci poi di gustare le tipicità del pregiato tartufo bianco alla Tartufesta 2019.
Chiara Garavini
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