La Fase 3 di Rigoso

Dal territorio
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La ripartenza del nostro Appennino passa dallo sviluppo dell'occupazione per favorire servizi turistici ed altro.

In questi mesi di chiusura forzata a causa della pandemia da #Coronavirus si è molto parlato di quando e soprattutto come far ripartire le attività economiche italiane. Pare che in un piccolo paese dell’Appennino Tosco-Emiliano, in provincia di Parma, qualcuno ci abbia già pensato…

La località di cui parliamo si chiama Rigoso, un borgo che conta solamente 30 residenti stabili, incastonato tra Parma e Reggio Emilia ed al confine con la Toscana. Qui, in seguito alla chiusura del negozio di alimentari e del bar-tabaccheria, abitanti e frequentatori abituali hanno pensato di contribuire al rilancio economico e sociale della zona, in particolare istituendo la Cooperativa di Comunità “Corte di Rigoso”. 

Quest’ultima è stata concepita come una struttura polifunzionale a disposizione della collettività, la quale fornirà diversi servizi al suo interno: sarà una bottega, un bar, un centro di servizi e informazioni turistiche, una vetrina per scoprire e gustare i prodotti tipici del territorio, e prossimamente diventerà anche un punto focale della riserva naturalistica MaB Unesco dell’Appennino.

Giorno Inaugurazione Coop Corte Di Rigoso

Foto: inaugurazione Cooperativa Corte di Rigoso con Assessora Lori

La Cooperativa è stata inaugurata il 5 luglio dall'Assessora regionale alla Montagna, Barbara Lori, che ha elogiato l’iniziativa di Rigoso dichiarando che si tratta di un passo fondamentale per quanto riguarda il progetto di riqualificazione e valorizzazione del versante montano-appenninico. Ha poi sottolineato come quest’idea rappresenti un’importante opportunità di occupazione per i residenti.

L’impianto sarà aperto a tutti, favorendo la socialità, e verrà dato spazio a molteplici progetti mirati a soddisfare i bisogni concreti della cittadinanza. Tra questi si possono trovare, in aggiunta a quelli già citati sopra, servizi ricettivi e di trasporto per turisti e anziani.

Ciò contribuirà a dar vita ad un piano attrattivo a lungo termine, svolto naturalmente in collaborazione con i Gruppi di Azione Locale, gli Enti Parco e le Istituzioni.

Francesco Forestieri

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