A maggio e giugno si celebra questa specialità vitivinicola del nostro territorio.
Il Consorzio Vini di Romagna, con il contributo di vari comuni coinvolti, vuole valorizzare e far conoscere il vino simbolo di queste zone che insieme al Sangiovese, è una delle eccellenze dell’Emilia-Romagna e lo fa da qualche anno grazie a quest’iniziativa di successo.
Gli eno-appassionati sono tutti invitati a partecipare ai vari appuntamenti in programma fino a metà giugno; dopo gli eventi che si sono svolti a Brisighella, Oriolo dei Fichi e Dozza, il 10 giugno ci si sposta a Faenza e il 16 a Bertinoro.
Il minimo comun denominatore di tutte le iniziative è la conoscenza approfondita dei vini di questa terra e per questo in tutte le località scelte sono stati allestiti banchi d’assaggio dove poter degustare e apprezzare i vini finalisti che sono stati scelti da una giuria variegata composta da sommelier, guide ed esperti del settore, tecnici il tutto rigorosamente “alla cieca”.
Questa giuria tecnica alla fine dell’evento, premierà il miglior Romagna Albana DOCG di tipologia secco con il riconoscimento “Albana Dèi” mentre il pubblico presente in quelle giornate avrà l’opportunità di eleggere “L’indigeno del cuore”, un premio che sarà consegnato all’Albana del Borgo, secco o passito.
Naturalmente il Consorzio Vini di Romagna presiede tutti i luoghi in cui si trovano i banchi d’assaggio e con l’info-point “A scuola di Etichetta” spiegherà anche il percorso e i requisiti che un vino deve avere per ottenere la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita, il grado massimo che viene assegnato ai vini di qualità superiore, italiani e europei.
Foto: degustazione calice di Albana di Romagna
Tutti questi appuntamenti sono l’occasione ideale per il Consorzio, di fare il punto sui vitigni autoctoni, per capirne la qualità e diffondere la loro cultura nel mondo in modo tale da non farli restare prodotti di nicchia, semplicemente regionali o al massimo italiani.
Le eccellenze vinicole nel nostro paese sono tantissime e anche nell'Emilia-Romagna si producono ottimi vini che meriterebbero più visibilità sulla scena nazionale e internazionale; pensate che le uve del comune Sangiovese sono impiegate nella produzione di grandi vini toscani, considerati da molti il top nella qualità italiana.
L’evento è stato curato da Carlo Catani e Andrea Spada e le premiazioni finali si terranno a fine giugno ma la data e il luogo devono ancora essere definiti; siete comunque ancora in tempo per partecipare e conoscere più da vicino questi nostri prodotti spesso poco considerati.
Andare ad assaggiare le nostre specialità vi farà capire come anche il nostro territorio può vantare eccellenze uniche e come in genere, la qualità dei prodotti italiani vada preservata e valorizzata, non serve esportare tanti vini esteri perché anche nel nostro paese i vini di un certo livello esistono e spesso sono migliori di tanti altri che si pensava fossero superiori.
Valentina Trebbi
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