In occasione della “Giornata mondiale dell'acqua”, una riflessione sul prezioso elemento.
Il 22 marzo si celebra in tutto il mondo la giornata dell’acqua. Per capire a fondo l’importanza vitale di questo elemento naturale, basti pensare che l’acqua copre il 71% della superficie del nostro pianeta e che è presente nel corpo umano in una percentuale che varia dal 75% del bimbo a circa il 50% della persona anziana.
L’acqua nell’essere umano svolge funzioni fondamentali, utili al corretto funzionamento del corpo a livello biologico e (secondo alcune interessanti teorie che trovano sempre più spazio nella nostra cultura) a livello energetico.
Tuttavia secondo alcuni calcoli, qualcosa come un miliardo di persone non ha la possibilità di accedere all'acqua pulita! E come se non bastasse anche le popolazioni che ne fanno un normale o abbondante uso, ne sprecano tantissima, per svariati motivi. Se si aggiungono i problemi causati da siccità e alluvioni, un quadro fosco si delinea davanti ai nostri occhi.
Immagine: locandina delle iniziative
Il tema della giornata di quest’anno è “La Natura per l'Acqua”, per riflettere sulla necessità di “usare le soluzioni che si trovano in natura per ridurre le inondazioni, la siccità e l'inquinamento delle acque”. Il “Contratto Mondiale sull'acqua”, comitato che lotta per il riconoscimento del diritto all'acqua e intende farsi promotore di una cultura autentica dell’acqua, propone alcune soluzioni che prevedono il potenziamento delle “infrastrutture verdi” già presenti in natura, attraverso investimenti a tutela delle foreste, ripristino di zone umide, creazione di norme a tutela della salute dei fiumi.
Un percorso virtuoso attraverso il quale riconoscere il valore primario dell’acqua come bene comune della Terra.
Ugo De Santis
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