I tre elementi centrali e interrelati di un racconto o romanzo sono: trama - azione - personaggi.
BNB consiglia
Laboratorio di scrittura creativa N°4
Oggi parliamo di stile. Si scrive così come si è: bisogna crearsi uno stile personale, lavorando sulle sfumature e sui dettagli, provando e riprovando.
I DU CONDOMÉNNI
I DU CONDOMÉNNI
Ai'é un palàz in una vî L'è un palàz dal tänp d'la Guèra, A ira un ôrt drî a la mura Un condoménni, se non ètar, Invêzi piò in là, long a la strè, Alåura mé, curiåus cum a son, A un zert pont a son avanzè A n'ira brîśa al piśadôr Dòpp un zert mumént, Quest vôl dîr, a parér mî, Mé a spér d’èser stè cèr,
Franco Boldrini |
I DUE CONDOMÍNI C'è un palazzo in una via È un palazzo della Guerra, C'era un orto dietro al muro di cinta Un condominio, se non altro, Invece più in là, lungo la strada, Allora io, curioso come sono, Ad un certo punto ho proseguito Non c'era l'orinatoio Dopo un momento, Questo vuol dire, a mio parere, Io spero di essere stato chiaro,
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Laboratorio di scrittura creativa N°7
Questa volta parliamo del genere “fantasy”, che si collega agli archetipi universali.
Laboratorio di scrittura creativa №3
Per scrivere occorrono metodo, disciplina, regolarità. È il dialogo a caratterizzare il personaggio e le sue emozioni: non devono essere troppi né troppo pochi, tramite il discorso diretto o indiretto, in equilibrio fra loro.
La cucàgna dal "re zavâta"
LA CUCÀGNA DAL "RE ZAVÂTA" La cucàgna dal Re Zavâta tòtt la zercan, inciòn la câta. L'é un paes d'la fantasî, in realté an esest brî.
Se al fòs vera, làsem dîr, là ai srêv un lavurîr: tòtt quant a bôca péina da la sîra a la matéina!
I an 'tachè con du turtlén con un bel bichîr ad vén; di turtlòn, dal tajadèl, al zinghièl col papardèl.
Du gnuchét al gorgonzôla, 'na delezia par la gôla! La gramàgna, al lasàgn: quant in vad, tanti in màgn.
E dvurèr senza sosta dal pass gât e dl'aragosta, d'la panzâta e dal parsòtt; ai n'è, che in pôlan magnèr tòtt!
D'la puléinta ai n'é un parôl da gustèr fen che on l'in vôl, da magnèr senza stézza con zinquant piz ed śuśézza.
Tant bon piât i an preparè, un po' ed tòti al qualitè: i'era di dolz, di salè, cheld, fràdd e giazè.
Intant as vàdden i camarîr a pasèr con di bichîr ed vén bianc, råss e rosé; ai n'ira un sac ed varietè!
Al Rosolì al va par i fos con al Lambrosc dôlz e gros. Al Pinot, l'Albèna, al Tocai: quand t'al bàv ta't scord i guai...
Ma se a fòs vera un paes acsé, in baldoria tòtt al dé, av dég, la vétta la saré piò bèla. Toc e dai, la zirudèla.
Franco Boldrini |
LA CUCCAGNA DEL "RE CIABATTA" La cuccagna del Re Ciabatta tutti la cercano, nessuno la trova. È un paese di fantasia, in realtà non esiste.
Se fosse vero, lasciatemi dire, là ci sarebbe una gran baraonda: tutti quanti a bocca piena dalla sera alla mattina!
Hanno iniziato con due tortellini e un bel bicchiere di vino; tortelloni, tagliatelle e cinghiale con le pappardelle.
Due gnocchetti al gorgonzola, una delizia per la gola! La gramigna, le lasagne: quante ne vedi, tante ne mangi.
E divorare senza sosta pesce gatto ed aragosta, pancetta e prosciutto; ce n'è, che possono mangiare tutti!
Di polenta ce n'è un paiolo da gustare finché uno vuole, da mangiare senza stizza con cinquanta pezzi di salsiccia.
Tanti buoni piatti hanno preparato, un po' di tutte le qualità: c’era roba dolce, salata, calda, fredda e gelata.
Intanto si vedono i camerieri passare con dei bicchieri di vino bianco, rosso e rosato; ce n’erano un sacco di varietà!
Il Rosolio va per i fossi con il Lambrusco dolce e grosso. Il Pinot, l’Albana, il Tocai: quando li bevi ti scordi i guai…
Ma se fosse reale un paese così, in baldoria tutto il giorno, vi dico, la vita sarebbe più bella. Toc e dai, la zirudella.
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Laboratorio di scrittura creativa Nº6
La vita è illogica; invece, l’Arte è logica, nel senso che necessita di regole. Ciò vale naturalmente anche per la Scrittura, che non è a caso.
Laboratorio di scrittura creativa №2
Cari/e scrittori/trici o aspiranti tali, ecco qualche utile trucco del mestiere.
I malàn (I malanni)
I MALÀN Da setåmbar dl'an pasè a son sempar stè amalè. À 'tachè con un po' ad fardôr e pò am vens al baticôr...
Am son un po' preocupè, parché al pols l'ira aumentè; un colp ad tòs e un starnud, am son amalè in un minud!
Al fug sègar in una spâla al s’è trasfurmé in d’la fivra zâla, e quand finalmént l’am pase vi am sèlta fora al mèl i pi!
La tarezia e la rogna, c'avé tant 'na gren vargogna che a tens tur parfén al partî ad schiver tòti al cumpagnî.
Al mèl cadò l'um salté a dos che i m'an truvé in fond a un fos. Du devot i m'an tôlt ad za e i m'an purtè infén a ca'.
Senza fer tant'armôr à io ciamè a ca' al dutôr. Figurev s'al tuché sò, l'é arivé c'al n'in psiva piò!
Apåna l'é arivé al m'à de sobet un'uciè e po al s'apogia contr'al mur, an saviva che parti tur!
Al sta lé un po' alibî e po al pensa ad scaper vî, ma al so zuramént agl'impòn ad curer la zént.
L'ira 'na brôta situazion, anca lo' an n'ira bon! Lo' da gran profesionesta 'na côsa acsé l'an fo mai vesta...
Perciò la morèl d'la fôla la sta in 'na cosa sôla: la véta senza mèl l'è bèla, toc e dai, la zirudèla.
Franco Boldrini |
I MALANNI Da settembre dell'anno passato sono sempre stato ammalato. Ho cominciato con un po' di raffreddore e poi mi è venuto il batticuore...
Mi sono un po' preoccupato, perché il polso era aumentato; un colpo di tosse e uno starnuto, mi sono ammalato in un minuto!
Il fuoco sacro in una spalla si è trasformato in febbre gialla, e quando finalmente passa via, mi viene fuori il male ai piedi!
L'itterizia e la rogna, avevo talmente tanta vergogna che ho dovuto prendere la decisione di interrompere ogni relazione.
Il male caduto mi è saltato addosso, tanto che mi hanno trovato in fondo a un fosso. Due brav'uomini mi hanno preso da là e mi hanno portato fino a casa.
Senza fare tanto rumore ho chiamato a casa il dottore. Figuratevi cosa ha preso a mano, è arrivato che non ne poteva più!
Appena è arrivato, mi ha dato subito un'occhiata e poi si appoggia contro al muro, non sapeva che cosa dire!
È rimasto lì un po' allibito e ha quasi pensato di scappare via, Ma il suo giuramento gli impone di curare la gente.
Era una brutta situazione, anche lui non era capace! Lui, gran professionista, una cosa così non l'aveva mai vista...
Perciò la morale della favola sta in una cosa sola: la vita senza mali è bella,toc e dai, la zirudella. |
Laboratorio di scrittura creativa N°5
Questa volta parliamo di revisione, di editing, di tecniche di verifica: al termine della stesura, bisogna controllare ogni riga, aggiungere, togliere, sistemare, per dare il giusto ritmo.
Laboratorio di scrittura creativa №1
Suggerimenti per aspiranti scrittori/trici.
Non mi è mai stato chiaro perché si debba aggiungere l’aggettivo “creativa” a Scrittura: certo che deve esserlo, altrimenti che Scrittura è?
L’albero
Sono l’uccellino chiassoso
che volava gioioso
tra le verdi foglie lucenti
respirando il profumo di resina
del tuo tronco contorto.
Saltavo tra aiuole di
gelsomini, garofani e rose,
un tripudio di aromi
e colori splendenti.
Poi mi sono innamorato
e ho seguito lo sposo
in un orto- giardino
che è qui vicino.
Sono molto felice
nel mio nido d’amore,
ma di più lo ero allora
quando avevo il tuo conforto.
Talvolta all’aurora ti volo vicino,
vecchio albero amico che
non sei più lo stesso!
Adesso hai foglie ingiallite
e rami cadenti
che piangono lacrime ardenti.
Il vederti morire
mi fa tanto soffrire!
Silvana La Valle