Lunedì 13 e martedì 14 giugno in scena all’Arena Orfeonica di Bologna.
Sarà Eros, il semi-dio greco del desiderio, a condurci al centro dell’ultimo lavoro della comunità artistica I Fiori Blu, protagonisti dello spettacolo “Amuri” di Gruppo Elettrogeno Teatro, in scena lunedì 13 e martedì 14 giugno, alle ore 21:15, all’Arena Orfeonica di Bologna (Via Broccaindosso 50).
Lo spettacolo, diretto dalla regista Martina Palmieri, è liberamente ispirato al Simposio di Platone e ai Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini.
Il titolo, Amuri, in siciliano, nasce per evocare la pluralità delle forme amorose, il caleidoscopico scenario del desiderio ma anche il profondo radicamento delle credenze all’interno di una cultura e il bisogno di costruire nuovi orizzonti condivisi.
La comunità artistica I Fiori Blu è un gruppo eterogeneo, cresciuto negli anni grazie al lavoro sul territorio di GET e oggi si compone di attrici e attori professionisti, persone che eseguono o hanno concluso da tempo una Misura Alternativa alla Detenzione, e/o alla pena, operatori dell’ambito socio-educativo, loro familiari e amici, persone con disabilità, studenti, musicisti, performer.
Foto: dallo spettacolo Amuri
All’interno dello spettacolo il gruppo è stato chiamato a muoversi sullo stesso livello, a partire dalle specificità di ciascuno, per dare vita a un corpo polifonico, dissonante e armonico allo stesso tempo, capace di rivelare tensioni, sogni e visioni in dialogo con le opere di riferimento.
Al fianco di quello teatrale, il laboratorio musicale, a cura di Sebastiano Scollo e Angela Albanese, ha parallelamente suggerito spunti e arrangiamenti e ha composto produzioni ad hoc coinvolgendo, oltre ai partecipanti, vari musicisti e il Coro Euridice di Bologna.
Un connubio durato nove mesi, quello tra i due laboratori, dentro i quali sono stati coinvolti gli animatori e gli educatori con disabilità del gruppo educativo integrato Progetto Calamaio della Cooperativa Accaparlante/Centro Documentazione Handicap di Bologna. Qui i partecipanti hanno trovato non solo uno spazio espressivo ma un importante veicolo creativo, raggiungendo una consapevolezza sempre maggiore di quello che muove il confronto con la qualità artistica, dentro e fuori dal processo.
Martina Palmieri, regista di Gruppo Elettrogeno Teatro, racconta: «I Fiori Blu e tutto il lungo percorso laboratoriale di musica e teatro che precede lo spettacolo finale giungono oggi alla sesta edizione. Ritroviamo qui una comunità artistica ulteriormente cresciuta, complici le azioni di sensibilizzazione che negli ultimi anni abbiamo condotto nelle scuole, dalle medie alle primarie, fino all’aggiunta di operatori dell’ambiente socio-educativo e di persone con disabilità motoria, oltre che sensoriale, con cui come Gruppo Elettrogeno eravamo già abituati a lavorare in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi F. Cavazza di Bologna. Mettere insieme così tante differenze, vissuti, età, provenienze, orientamenti sessuali e di genere, continua a rivelarsi un’enorme ricchezza, che ci permette di raccontare il mondo per quello che è.
Dal punto di vista artistico credo che certi nodi del presente possano essere incarnati meglio da un certo tipo di corpi piuttosto che da altri, corpi di attori e attrici reali, corpi apoetici che portano dentro tensione ma anche tenerezza e sensualità.
Foto: i flyer dello spettacolo
Il percorso laboratoriale che ha preceduto lo spettacolo è molto lungo perché l’obiettivo è proprio quello di arrivare a una produzione artistica a tutti gli effetti e anche di dare la possibilità ai partecipanti di prendere familiarità con gli strumenti propri del teatro e della musica. Abbiamo scelto così scelto di ispirarci al Simposio di Platone e ai Comizi d’amore di Pasolini perché questi testi ci hanno permesso di metterci in ascolto e di farci cogliere degli echi interni capaci di coincidere con il sentire degli attori e delle attrici, anche se in scena non ci sono mai e, non vogliamo ci siano, le loro autobiografie. Le parole del mito e dei grandi autori permettono piuttosto al gruppo di ispirarsi, consentendogli anche di esporsi. Durante lo spettacolo, per esempio, si parla spesso di coloro che non sono riusciti ad entrare nel simposio, in maniera più e meno metaforica.
Questa esperienza, inoltre, ci ha concesso di misurarci con uno spazio particolare, che è l’Arena Orfeonica, e di decidere di stare attorno e dentro il cuore dello spazio scenico, in cui saranno presenti anche i musicisti, il coro, il pubblico e gli attori, senza un vero e proprio confine.
Tutto ruota accanto al desiderio, che è forse il tema principale di Amuri, soprattutto quello, condiviso, di sentirsi amati in un certo modo, al di là delle caratteristiche della propria condizione».
Lucia Cominoli
Per ulteriori informazioni e dettagli:
www.gruppoelettrogeno.org | www.facebook.com/gruppoelettrogeno.teatro
Il progetto I Fiori Blu: musicateatro - sesta edizione è un percorso interdisciplinare di formazione musicale e teatrale,
Il progetto I Fiori Blu è realizzato in collaborazione con: U.I.E.P.E. Bologna (Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna) D.G.M.C. – Ministero della Giustizia, Ufficio Garante per i Diritti delle persone private della Libertà personale del Comune di Bologna, IC 7 Scuola primaria Scandellara di Bologna. Associazione Centro Documentazione Handicap e Cooperativa Accaparlante, Istituto dei ciechi F. Cavazza di Bologna, UICI Sezione territoriale di Bologna, Cefal ER Soc. Coop., Kilowatt Soc. Coop, AtelierSi, Visual-Lab, Associazione Orfeonica di Broccaindosso, Radio Fujiko, Neu Radio, Radio Oltre, Società Corale Euridice, Associazione Orfeonica di Broccaindosso e Labas.
Con il contributo di: Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna.
Il progetto fa parte della rassegna "Notti Orfeoniche", sostenuta da Comune di Bologna nell’ambito di Bolognaestate.
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