Oggi, lunedì 19 e martedì 20 settembre, nell’ambito di: "Gender Bender International Festival".
È ancora in corso la ventesima edizione di "Gender Bender International Festival", il Festival Internazionale sui corpi, le relazioni e le identità, in città fino al 22 settembre.
Al centro di una programmazione come sempre ricchissima di proposte, dalla performance alla danza, dal cinema alle arti visive, dagli incontri pubblici alle presentazioni di percorsi e novità editoriali, si apre quest’anno uno sguardo ancora più inclusivo, con la partecipazione di artisti provenienti da ben 25 paesi.
Foto: di Monia Pavoni dallo spettacolo di Marta Bellu
«La nostra ricetta» - spiegano Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli, co-direttori del Festival - «è sempre stata quella di proporre un dialogo e un esercizio intellettuale laddove le complessità e le contraddizioni del nostro presente potevano innescare possibili conflitti. Un esercizio che richiede un’attenzione costante e attiva, come il passo di un funambolo che procede sicuro grazie alla rete delle relazioni costruite nel tempo. Il contemporaneo è il luogo in cui agiamo, con curiosità e con la premura che nessuna persona resti indietro».
Un’attenzione particolare è stata e sarà dedicata anche alle artiste e agli artisti con disabilità, protagonisti di spettacoli e momenti di incontro e approfondimento, come quello con l’Associazione Al.Di.Qua. Artists, fondata tra gli altri da Chiara Bersani, prima artista con disabilità a vincere, nel 2018, il Premio Ubu.
Foto: di Monia Pavoni da "I versi delle mani" di Marta Bellu
L’incontro, a cura del danzatore con disabilità Aristide Rontini e della studiosa Dalila D’Amico, autrice dell’ultimo “Lost in translation. Le disabilità in scena” (Bulzoni, 2021) si è svolto lo scorso mercoledì 14 settembre alla Biblioteca Renzo Renzi con una grande partecipazione di pubblico e artisti con e senza disabilità. L’Associazione, oltre a promuovere il ruolo degli artisti disabili, a livello creativo ma anche progettuale, ha rivolto ai presenti un questionario, invitando a riflettere sul concetto di accessibilità, aspetto che il festival desidera sempre più implementare e su cui ora si apre al confronto.
Su questa scia lunedì 19 settembre e martedì 20 settembre, rispettivamente alle ore 18:00 e alle ore 20:00, il Teatro San Leonardo ospiterà “I versi delle mani”, lavoro congiunto a cura di tre artiste: la coreografa Marta Bellu, l’interprete Laura Lucioli e la musicista Agnese Banti.
Immagine: locandina Gender Bender International Festival 2022
La performance è la prima tappa della ricerca coreografica di Bellu, psicologa, oltre che danzatrice, ed esplorerà la relazione tra movimento, spazio e composizione musicale, lasciando alle “mani-parole” il potere di irradiare e comporre nuove traiettorie gestuali, conferendo al suono, intrecciato nella musica di Banti, una propria nuova fisicità. Al centro del percorso artistico e pedagogico le incursioni affettive ed espressive di Laura Lucioli, qui alla sua prima interpretazione in solo.
“I versi delle mani” vuole invitarci a guardare oltre, facendo esplodere il gesto comunicativo in tutto il suo potenziale poetico, una scrittura gestuale disegnata nello spazio che ci invita a unire particolare e universale nel dialogo con la totalità che ci circonda.
Alla replica di lunedì 19 seguirà una conversazione con le artiste a cura di Marco Mescoli, autore del programma il Suono della Danza su Neu Radio.
Per ulteriori info: www.genderbender.it
Lucia Cominoli
BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS