Torna a Bologna il Festival dell’olfatto dal 24 al 27 maggio.
Considerare la dimensione olfattiva come un gioco, una ricerca e una meraviglia, come fanno i bambini che di fronte a un’esplorazione non si pongono limiti. Per questo Smell ha scelto quest’anno di ruotare attorno al tema della “ricreazione” contemplando le varie accezioni che una parola come questa può avere.
Giunto alla nona edizione, il Festival unico in Italia dedicato alla cultura dell’olfatto e all'arte del profumo, è diventato oramai un appuntamento atteso per i cultori della materia, molti dei quali lo sono diventati negli anni grazie proprio alla rassegna. Dal 24 al 27 maggio Smell traccerà un percorso odoroso tra l’Accademia di Belle Arti, il Centro Natura, il Grand Hotel Majestic già Baglioni e in quella che è da sempre il quartier generale del Festival, il Museo della Musica in Strada Maggiore 34.
Foto: uno dei laboratori all'interno dello Smell Festival
Per catturare le varie declinazioni degli odori e dei profumi, Smell propone un collegamento ideale tra olfatto e arte ospitando nel Museo una mostra con le illustrazioni di Massimo Alfaioli delle fragranze di A lab on fire, Joseph Caruso, Talismans collezione preziosa e Andy Tauer insieme a installazione dell’artista Clèlia Prestige “Il volo della farfalla”. La vera novità del Festival è il format Smell Experience nato dalla collaborazione con Moellhausen, azienda leader nel campo delle materie prime nel settore fragranze, dove si cercherà di stabilire una lingua degli odori.
Tra i cinque sensi, infatti, l’olfatto è quello più complicato da esprimere a parole. «La sua vaghezza è legata ad aspetti fisiologici» spiega Francesca Faruolo, direttrice creativa e anima di Smell «l’olfatto è strettamente legato all'area limbica del cervello: la prima cosa che una sensazione olfattiva provoca è un’emozione che a volte è difficile da descrivere».
Per dibattere l’argomento, domenica 27 sono stati chiamati a condividere il loro sapere vari esperti, tra questi, in una serie di conferenze Laura Speed, ricercatrice dell’Università olandese di Radboud che si concentrerà sul fenomeno neurologico della “sinestesia”, Cristina Cacciari, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che parlerà delle difficoltà di traduzione delle esperienze sensoriali, l’artista Peter De Cupere che illustrerà come questo senso possa diventare arte sotto forma di idea o di contesto e Dominique Moellhausen che proporrà un glossario dell’olfatto e delle fragranze.
In programma, come di consueto, presentazioni di libri, incontri e workshop per stimolare la creatività in ambito olfattivo. Grande attenzione al settore della profumeria artistica. Smell da sempre è l’occasione di conoscere le migliori proposte di ricerca: si potranno degustare le novità venerdì 25 maggio al Perfume Showcase al Grand Hotel Majestic già Baglioni (tra le fragranze anche l’Autentica di Felsina, antica acqua di colonia bolognese) ma durante tutto il Festival non mancherà modo di ascoltare anche le storie di marchi vecchi e nuovi e aziende familiari.
Foto: Perfume Showcase Angela Ciampagna
Chiuderà il Festival la premiazione di OSA – Outsider Scents Award, il concorso internazionale rivolto alle migliori composizioni olfattive inedite realizzati da debuttanti: sarà interessante annusare come questi aspiranti nasi hanno rielaborato il tema della “ricreazione”.
Per il programma nel dettaglio, le quote di partecipazione ai workshop e info sull'ingresso al Museo della Musica e al Grand Hotel Majestic: www.smellfestival.it
Giorgia Olivieri
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