Debutta il 18 luglio il Festival Visioni a Catena.
«Penso che la bici abbia fatto per l’emancipazione delle donne di più di ogni altra cosa al mondo. Dà alle donne la sensazione di libertà e di completa autonomia. Gioisco ogni volta che vedo in giro una donna pedalare, immagine senza ostacoli della libera femminilità». Sono le parole dell’attivista Susan Anthony, nota per aver lottato nel corso del XIX secolo per l’emancipazione delle donne e per il loro diritto al voto, a benedire la prima edizione di un Festival molto particolare dedicato a storie di bici.
Si tratta di "Visioni a Catena", una tre giorni a Dynamo Velostazione, che sceglie di dedicare il suo debutto alle donne che pedalano. Dal 18 al 20 luglio gli spazi di via Indipendenza 71/Z saranno animati da proiezioni, incontri e arte visiva che traggono ispirazione dal mondo delle due ruote in quanto portatrici, come recita il manifesto, «di un valore estetico, comunitario, ecologico e come mezzo privilegiato e sostenibile per scoprire territori, culture e linguaggi».
Foto: tratta dal documentario "AfghanCycles"
Organizzato da Simona Larghetti, Silva Fedrigo e Jonathan Ferramola per Salvaiciclisti Bologna con il contributo di Fondazione del Monte e Dynamo Velostazione, il Festival è realizzato con la collaborazione Rodaggio Film, casa di distribuzione cinematografica che promuove pellicole dedicati alla cultura della bicicletta e del viaggio e il supporto di Cinemambiente di Torino. Durante la kermesse, proprio grazie a questa partnership, si potranno vedere alcuni cortometraggi difficilmente reperibili altrove.
Sarà proiettato inoltre in anteprima italiana giovedì 18 luglio alle 21:30 "AfghanCycles", il documentario di Sarah Menzies che racconta come la nuova generazione di donne afghane abbia scelto questo mezzo per rivendicare i propri diritti. Il giorno successivo, alla stessa ora, sarà la volta di "Ovarian Psycos", la storia ciclo-brigata femminista che pedalando si fa valere nel contesto delle comunità ispanoamericane dell’Eastside di Los Angeles.
Sul fronte italiano, invece, sarà presente la regista Antonella Bianco per presentare il progetto "Voglio una Ruota", un film in produzione dedicato alla bici e come strumento di rivendicazione di parità di genere e di diritti. Al talk di giovedì 18 luglio alle 20:00 parteciperà anche una delle protagoniste del film Roberta Amadeo, campionessa di handbike e punto di riferimento per l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. "Visioni a Catena" sarà anche l’occasione per fare il punto sul tema donne e bici a Bologna.
Foto: tratta da "Ovarian Psycos"
Se ne parlerà giovedì 18 con la patron dell’iniziativa Simona Larghetti nonché Presidente della Consulta Comunale della Bicicletta, con la consigliera comunale Roberta Li Calzi, con la Presidente della Fondazione del Monte Giusella Finocchiaro, con Rassmea Salah, Vicepresidente della Comunità Islamica di Bologna, con la curatrice e critica d’arte Fabiola Naldi e Chiara Aliverti di Cospe Onlus.
In programma anche l’incontro con la viaggiatrice in solitaria Darinka Montico e la mostra "Biciclette/Bicycles" con le illustrazioni di Eleonora Antonioni. Sabato 20 luglio si chiude in bellezza. Partirà alle 18:00 da Dynamo la pedalata femminista e inclusiva chiamata provocatoriamente "Clito Ride", un modo per affermare il diritto di ognuno di vedere garantita la possibilità di girare in città in modo sicuro, accessibile, sostenibile ed ecologico.
Info su: https://dynamo.bo.it/visioniacatena
Giorgia Olivieri
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