Donne protagoniste della storia

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Una serie di conferenze sulla donna artista nelle epoche passate, un viaggio alla scoperta del loro mondo.

Il 22 marzo si è tenuta la prima di tre conferenze incentrate sulle donne chiamata: “Donne artiste in Europa dal Rinascimento al Barocco” e che quindi ha trattato questo periodo storico dal punto di vista artistico e soprattutto femminile. Questo progetto, organizzato dalla Città Metropolitana di Bologna in collaborazione con il Dipartimento delle Arti dell’Università, intende divulgare i risultati dei recenti studi sul ruolo della donna nella storia dell’arte, studi che hanno coinvolto non solo l’Italia e che hanno portato alla scoperta di contributi eccezionali finora sconosciuti. 

Le donne in campo artistico non hanno mai ricevuto le giuste attenzioni, ma il loro contributo merita di essere considerato tanto rilevante come quello dei colleghi maschi; il secondo appuntamento previsto per il 12 aprile si chiamerà “Donne artiste in Europa nell'Età dei Lumi” e si occuperà di affrontare un altro periodo storico in cui le donne hanno portato nuove idee nell'arte. Ma perché questo interesse per le donne artiste?

Forse in pochi sanno che dal Medioevo al Novecento il ruolo delle donne nella sola città di Bologna è stato particolarmente rilevante sia nel campo delle arti figurative che nelle scienze e nella letteratura. Mentre poi nel campo delle lettere la figura femminile ha rivestito nel corso del tempo una certa importanza e le donne letterate hanno sempre visto riconosciute le loro capacità nell'ambiente artistico questo si è rivelato più difficile perché lo si considerava a torto, un campo più da uomini.

Ritratto Di Lavinia Fontana

Immagine: ritratto di Lavinia Fontana © Renonews

Quest’idea si è rivelata completamente sbagliata; l’attività artistica delle donne ha portato un enorme supporto, i loro lavori hanno contribuito a rendere l’arte ancora più completa perché veniva trattata e osservata anche con gli occhi femminili e le prospettive sono ben diverse da quelle di un uomo. 

La donna ha una sensibilità particolare, più accentuata di quella maschile e questo anche se gli artisti maschi hanno un animo più vicino a quello delle donne rispetto a un uomo comune, sono più delicati, più attenti ai sentimenti e quindi sanno come rappresentarli. Sempre in questo contesto il 10 maggio sarà presentato il libro ”Plautilla Bricci, l’architettrice del barocco romano” della scrittrice Consuelo Lollobrigida che sarà presente all’evento e nel quale si può leggere un esempio di donna artista. 

Per continuare a svolgere studi monografici e allestire mostre dedicate a grandi protagoniste dell’arte, è nato a Bologna il “Centro di documentazione per la storia delle donne artiste in Europa”, sotto la guida di Vera Fortunati e contenente più di seimila voci di artiste che hanno lavorato dal Medioevo al Novecento.

Questi incontri serviranno a far capire come il campo artistico non sia stato solo una prerogativa maschile ma le donne hanno dato molto, il loro contributo è stato fondamentale perché ha permesso di osservare e studiare l’arte anche da una nuova prospettiva, quella delle donne.

Valentina Trebbi

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