Progetto promosso dall’AIPD - Associazione Italiana Persone Down.
L'iniziativa coinvolge giovani preadolescenti con Sindrome di Down che, divisi in gruppi, prendono parte ad attività di esplorazione del proprio territorio e del patrimonio artistico e culturale.
Il progetto dell’AIPD in partenza ad aprile 2021: “La mia casa é il mondo” è finanziato dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio, finalizzato alla promozione di interventi progettuali, anche sperimentali e innovativi di educazione non formale e informale di attività ludiche nell’ambito del bando pubblico EduCare.
I partecipanti sono di età compresa tra gli 11 e i 15 anni e hanno inizialmente preso parte a laboratori propedeutici attivati nelle varie sezioni AIPD Nazionale che hanno aderito all’iniziativa.
Foto: ragazzi del progetto “La mia casa è il modo”
Ai 45 giovani di “La mia casa è il modo” si chiede di partecipare ad incontri di formazione durante la settimana e nel weekend. Ogni gruppo terrà un diario per annotare immagini delle proprie missioni, allo scopo di sviluppare un racconto social tra i vari territori su Facebook e su Istagram.
Le realtà territoriali pubbliche e private si sono rese disponibili a collaborare con l’AIPD, nata nel 1979 da un gruppo di genitori con figli con Sindrome di Down desiderosi di scambiarsi consigli sulle esperienze; questa iniziativa darà visibilità ai ragazzi con Sindrome di Down come cittadini attivi.
L'Associazione, con sedi in varie città in tutta la Penisola offre, ai suoi Soci, attività socio-occupazionali atte a favorire lo sviluppo cognitivo nell’individuo, percorsi di inserimento scolastico e lavorativo. Il progetto: “La mia casa è il mondo” è uno dei percorsi realizzati per potenziare le autonomie dei soggetti in difficoltà.
Chiara Garavini
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