Quando l'uso della messaggistica digitale aiuta le persone con deficit intellettivo.
I nuovi strumenti messi a disposizione dallo sviluppo tecnologico e informatico possono essere usati come mezzi alternativi di comunicare, l'uso di tecnologie compensative nella comunicazione rendono la persona disabile più autonoma.
L’Associazione Di.A.Psi. (Difesa Ammalati Psichici) di Torino ha ideato un corso per insegnare a persone con problemi mentali l’utilizzo di WathsApp, il sistema di messaggistica più usato in Italia. Il progetto proposto agli utenti si pone l’obiettivo di fornire ai corsisti strumenti necessari per accadere alla piattaforma.
Per queste persone operazioni che sembrano scontate come ad esempio inviare foto, messaggi, documenti, registrazione audio; molte volte si rivelano complesse e complicate. Con le numerose risorse offerte dalla rete e avvalendosi del cellulare, insegnanti, docenti, educatori e genitori hanno la possibilità di ideare e progettare percorso formativi specifici per l’apprendimento.
Immagine: icone dei vari social
I social media come Facebook, Twitter,Tinder, Istagram, Snapchat, rappresentano metodologie efficaci per l’acquisizione di concetti delle persone con tipi diversi di disabilità, essi con la messaggistica integrata possono essere utilizzati anche per superare le difficoltà associate al deficit.
I dispositivi si rivelano preziosi alleati per la didattica in ogni area disciplinare per questo motivo è necessaria una formazione specifica e continua del personale scolastico ed è altresì importante sottolineare il ruolo inclusivo e integrativo dei social nella vita dei disabili.
Chiara Garavini
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