Questo fiore diventa il simbolo della ricerca e della lotta contro il cancro.
È iniziata il 6 marzo e durerà fino ad aprile inoltrato la campagna “Margherita per AIRC” giunta al suo quinto anno e sostenuta da AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio), i cui Soci sono da sempre sensibili a temi sociali e a iniziative volte alla beneficenza come in questo caso per aiutare l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro).
La margherita è stata scelta ancora una volta perché simboleggia la purezza, il candore, è un fiore che richiama la primavera quindi un nuovo inizio; fa capire che dopo una malattia è possibile ricominciare, la vita non è finita ma si può provare a lottare per andare avanti.
Foto: locandina della campagna del 2018
L’anno scorso ben 28mila esemplari sono stati venduti grazie a quest’iniziativa e sono stati così raccolti 30.000 mila euro, fondi che hanno permesso il finanziamento della seconda annualità di una borsa di studio triennale assegnata a Olga Tanaskovic, dottoressa presso l’Istituto Europeo di Oncologia.
La ricerca avviata dalla dottoressa è rivolta alla ricerca dei meccanismi biologici che sono alla base delle leucemie, una forma di tumore altamente diffusa ma la cui cura sta dando esiti sempre maggiori e le probabilità di guarigione sono in costante aumento.
La margherita scelta dall’AIRC è un’eccellenza tutta italiana perché proviene dalla Riviera Ligure, più esattamente dalla piana di Albenga, zona dove ogni anno si producono quasi 10 milioni di fiori in vaso, tutti garantiti dal FDAI - Filiera Agricola italiana S.p.A. La testimonial scelta quest’anno è la campionessa di scherma Margherita Granbassi che da anni si batte al fianco di AIRC e ricopre sia un ruolo di ambasciatrice che di volontaria, una donna che sostiene da anni la ricerca e cerca di promuovere il più possibile le cause dell’associazione.
I centri giardinaggio associati saranno 70 (sul sito www.aicg.it trovate l’elenco completo) e qui si potranno acquistare le margherite solidali al costo di 4,50 euro e per ogni piantina venduta 1,50 sarà devoluto ad AIRC per terminare la terza annualità della borsa di studio.
Immagine: uno dei promotori della campagna
Da oltre cinquant'anni AIRC si impegna nella ricerca contro il cancro sostenendo progetti scientifici sempre diversi e nuovi realizzabili grazie a delle raccolte fondi costanti, diffondendo l’informazione scientifica acquisita e soprattutto facendo capire l’importanza di una corretta prevenzione nelle piazze, nelle scuole e nelle case, che deve avvenire attraverso una serie di controlli periodici e tempestivi.
Attualmente AIRC può contare su 5.000 ricercatori e su un numero sempre crescente di volontari, inoltre ha distribuito 1 miliardo e 300 milioni di euro per la ricerca oncologica il tutto sempre grazie al supporto di iniziative trasparenti, chiare rivolte a tutta la popolazione per sensibilizzare su un tema e su una malattia molto diffusa, che colpisce qualunque fascia d’età ma che si spera un domani possa trovare una via di guarigione se non totale almeno parziale, per far vivere i malati il meglio possibile.
Valentina Trebbi
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