Uno dei cantautori che cambiò profondamente la musica leggera italiana nella seconda metà degli anni sessanta.
Luigi Tenco è nato a Cassine (Alessandria) il 21 marzo 1938 da una relazione extraconiugale della madre Teresa. Suo padre Ferdinando voleva riconoscere il bambino che viene registrato all’anagrafe col cognome del marito della madre, Giuseppe Tenco. I Tenco avevano già un figlio legittimo, Valentino.
Tenco ha trascorso la prima infanzia a Cassine e a Ricaldone. In seguito la famiglia si è trasferita in Liguria prima a Nervi, poi a Genova. Nel 1951 il giovane Luigi ha frequentato per un anno il Liceo Classico “A. Doria”. Iscrivendosi successivamente al Liceo Scientifico “G. Galilei”.
La sua prima band era la Jelly Roll Boys Jazz con Danilo Degipo alla batteria Bruno Lauzi al banjo, Alfred Gerard alla chitarra e Tenco al clarinetto. Dopo aver superato l’esame di maturità Luigi Tenco si è iscritto all’Università. Marcello Minerbi lo ha chiamato nel Trio Garibaldi con Tenco alla voce, Minerbi al pianoforte e Ruggiero Coppola alla batteria. Poi Tenco è entrato a far parte dei Diavoli del Rock con Gino Paoli alla chitarra, Tenco alla voce e Graziano Grassi alla batteria.
Nel 1959 Luigi Tenco è stato messo sotto contratto dalla Ricordi, nel 1961 è uscito il suo primo 45 giri e nel 1962 è uscito il film “La cuccagna” di Luciano Salce. In questo film il cantante ha interpretato Giuliano, un giovane idealista. Nel 1962 il cantante piemontese ha inciso un 33 giri. Il disco contiene dei successi come “Mi sono innamorato di te” e “Angela”. Per la canzone “Cara maestra” il cantautore viene allontanato dalla RAI per due anni.
Nel 1963 Luigi Tenco ha firmato un contratto con la Jolly. Per questa casa discografica sono uscite le canzoni “Io sì” e “Una brava ragazza” che sono state censurate dalla RAI. Nel 1965 è uscito il film “008 Operazione ritmo” di Tullio Piacentini. Nel 1966 il cantante ha firmato un contratto con la RCA ed è uscita la canzone “Lontano lontano”. A Roma il cantautore ha conosciuto Iolanda Gigliotti. Oltre che con Dalidà, Tenco aveva una relazione segreta con una ragazza, Valeria incinta del cantante perderà il bambino in un incidente stradale. Luigi Tenco e Iolanda Gigliotti hanno avuto una tormentata relazione amorosa.
Il 26 gennaio 1967 Tenco e Dalidà si sono presentati al Festival di Sanremo ma la canzone in gara “Ciao amore ciao” non va in finale piazzandosi al dodicesimo posto. La giuria gli ha preferito “Io tu e le rose” di Orietta Berti e in fase di ripescaggio “La rivoluzione” di Gianni Pettenati. Prima dell’esibizione Tenco ha detto a Mike Bongiorno “Questa è l’ultima volta” e Mike ha pensato che volesse abbandonare la carriera artistica.
Luigi Tenco è morto la notte del 27 Gennaio 1967 nella sua stanza dell’albergo Savoy di Sanremo. Il suo corpo è stato scoperto da Dalidà. Tenco si è suicidato con un colpo di pistola alla tempia. Nella stanza del Savoy sono stati trovati dei tranquillanti ed è stata trovata una lettera scritta a mano in cui il cantante ha espresso la sua delusione per l’eliminazione di “Ciao amore ciao”. Il 28 gennaio 1967 si sono svolti i funerali del cantautore piemontese. La salma di Luigi Tenco riposa nel cimitero di Ricaldone. Nel dicembre 2005 su richiesta del fratellastro Valentino viene riesumata la salma del cantante, viene effettuata l’autopsia e vengono effettuati nuovi esami. È stata avanzata l’ipotesi di un omicidio politico o per motivi di gelosia.
Alessandro Legnani
Ciao Amore Ciao
La solita strada bianca come il sole
Il grano da crescere i campi da arare
Guardare ogni giorno
Se piove o c’è il sole
Per sapere se domani
Si vive o si muore
E un bel giorno
Dire basta e andare via.
Ciao amore
Ciao amore ciao
Ciao amore
Ciao amore
Ciao amore ciao
Andare via lontano
Cercare un altro mondo
Dire addio al cortile
Andarsene sognando
E poi lì per strade grigie come il fumo
In un mondo di luci sentirsi nessuno
Saltare cent’anni in un giorno solo
Dai carri nei campi
Agli aerei nel cielo
E non capirci niente
E aver voglia di tornar da te
Ciao amore
Ciao amore
Ciao amore ciao
Non saper far niente
In un mondo che sa tutto
E non avere un soldo
Nemmeno per tornare
Ciao amore
Ciao amore
Ciao amore ciao