Un luogo per ricordare una vittima del terrorismo.
Il 13 marzo dell’ormai lontano 1979, a Bologna tre persone mascherate e armate fecero irruzione nella sede dell'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna e la incendiarono. Il fumo penetrò nell'appartamento sovrastante, in cui era presente Graziella Fava, una collaboratrice domestica che stava svolgendo il suo servizio presso una famiglia. La donna morì tragicamente per asfissia. Seguirono altri due incendi dolosi ai danni delle abitazioni di due cronisti che operavano a Bologna. A rivendicare gli accadimenti furono i sedicenti “Gatti selvaggi”. I responsabili purtroppo rimasero impuniti.
Oggi la Regione Emilia-Romagna ha istituito un “Bando per l’ideazione di un memoriale a Graziella Fava”, attraverso il quale progettare un luogo o un monumento che ricordi Graziella e che sia dedicato alle collaboratrici domestiche, preziose lavoratrici operanti in molte famiglie del nostro Paese.
Inoltre tale memoriale intende onorare degnamente tutte le vittime del terrorismo, non solo quelle illustri – come giornalisti, magistrati, uomini politici ed esponenti del mondo culturale – ma anche cittadini sconosciuti ai più, persone per bene che ebbero il solo torto di trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato e caddero, vittime innocenti della cieca violenza. E intende sostenere moralmente tutti i giornalisti, soprattutto quelli perseguitati e uccisi, ancora oggi, in tutto il mondo.
Ugo De Santis
Per info sulla partecipazione al bando: Bando Fava
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