Lo scorso sabato, i tecnici della rete filoviaria apportavano, sul Carroscala, alcune modifiche agli impianti elettrici di Trasporto del Centro bolognese.
La nostra città, passo dopo passo, si avvia a diventare una delle principali reti elettriche in Europa con circa 140 Km di bifilari già installati o in progetto. I Filobus rappresentano una evoluzione decisa nei confronti degli autobus ed in particolare lo sono con quelli delle generazioni passate, a gasolio, che ancora in parte rimangono in servizio sulle strade di Bologna.
I filobus difatti sono silenziosi, non emettono alcun rumore, non inquinano, non vibrano né in moto o da fermi non trasmettendo di conseguenza sussulti alle pavimentazioni che nel tempo si ripercuotono ai palazzi storici e ai monumenti del Centro Storico.
È il nostro un impianto moderno con scambi radiocomandati, incroci veloci, tensione elevata a 750v esente da eventuali campi elettromagnetici... nel giro di qualche mese riprenderanno tutte le linee già in esercizio col 13 che a giugno sarà prolungato fino a Rastignano diventando, così, una lunghissima linea elettrica extraurbana da Borgo Panigale fino quasi al limitare di Pianoro. Non è il tram che avrebbe dovuto essere ma rimane, ad ogni modo, un’imponente rete sostenibile e pulita di mezzi tecnologicamente evoluti con l'avvicinamento automatico a raso delle banchine e fermate attrezzate.
E qui abbiamo l'aspetto più interessante a tutte le banchine e fermate è già stata tracciata al suolo la segnalazione per i Crealis che si avvicinano a raso al piano di entrata, permettendo così l'incarrozzamento a bordo, come vedete nella foto, senza barriere di alcun genere per le carrozzine dei disabili, delle mamme coi passeggini e delle persone comunque a ridotta capacità motoria.
Roberto Amori
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