La “restanza” secondo It.a.cà tra Bologna e l’Appennino

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Iniziato il 24 maggio, continua fino al 9 giugno, il Festival del turismo responsabile.

Cosa significa restare. Se ne parla in questa nuova edizione di It.a.cà il Festival del turismo responsabile che fa tappa nella città in cui la kermesse è nata. Dopo un debutto al Parco Nazionale dei Sibillini, la kermesse giunta alla sua undicesima edizione, declina il tema di quest’anno con un caleidoscopico calendario articolato in due periodi: 24 maggio-2 giugno e 8 e 9 giugno spalmato tra Bologna e l’Appennino.

Con “Restanza” si intende approfondire un fenomeno come quello dello svuotamento dei piccoli paesi che porta alla perdita di identità e memoria in determinate località italiane e non solo. It.a.cà intende capire come far fronte a questo problema salvaguardando però il diritto di restare e la libertà di migrare. È proprio con il convegno: “Erranza vs Restanza” che si è inaugurata questa edizione venerdì 24 maggio alle 9.00 nella sede della Città Metropolitana di Bologna (via Zamboni 22) chiamando a raccolta le esperienze sparse per l’Italia che hanno deciso di valorizzare territori in stato di abbandono facendone un volano per lo sviluppo locale, ribaltando così il destino delle comunità e dei suoi residenti.

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Foto: giovani per il centro di Bologna © Ph Noemi Usai

I Giardini Margherita sono una delle location del Festival. Alle Serre la mostra Greetings from Italy a cura di PiedàTerre Studio ci racconta dal pomeriggio di venerdì 24/5 un Occidente che ha smarrito la bussola attraverso l’arte così da recuperarne la vocazione politica. Per l’occasione saranno in vendita cartoline e poster: il ricavato sarà devoluto all’associazione Proactiva Open Arms che si occupa di soccorso in mare. Numerosi saranno gli incontri dove fare il punto sulla “restanza” così come le presentazioni di libri mentre le serate del fine settimane saranno allietate da concerti dal vivo.

Il Festival è anche l’occasione per mappare le Serre in chiave di accessibilità con il team CDH – Cooperativa Accaparlante: l’obiettivo è quello di rendere questo luogo un posto senza barriere adatto a tutti. Sabato 25 maggio alle 14:30 adulti e ragazzi hanno partecipato ad una gara di orienteering promossa da Hera nella quale si sono sfidati a suon di quesiti su energia, ambiente e acqua. Domenica 26 maggio invece l’appuntamento è stato alle 11:00, sempre alle Serre, per: “A tutto Plogging: una camminata all'insegna della sostenibilità e della salute” in collaborazione con l’azienda di agricosmetica Oway: il plogging è uno sport di gruppo inframezzato da intervalli da dedicare alla pulizia delle aree verdi e urbane.

L’organizzazione ha provveduto a fornire ai partecipanti guanti, sacchi e pinze di raccolta. Non mancano le mostre fotografiche. Alle Serre domenica 26/5 (ore 18:30) si è inaugurata quella di Ivano Adversi di Terzo Tropico “A misura d’uomo” sui borghi fragili dell’Appennino mentre venerdì 24 maggio alla QR Photogallery di via Sant'Isaia 90 è stata la volta di “Red Ants” di James Oatway, uno spaccato su una società di sicurezza di Johannesburg incaricata di espellere le persone da case e terreni occupati con metodi molto poco ortodossi (ore 18:00). Sabato 25/5 la Libreria Trame (via Goito 3/c – ore 19:00) ha ospitato “Neglected Roots” di Laura Frasca: come ambiente e popolo Dayak stanno subendo le conseguenze della progressiva scomparsa della foresta del Borneo.

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Foto: convegno di IT.A.CÀ © Ph Noemi Usai

Alla Casa dei Racconti (via Tagliapietre 12/2) alle 12:00 di domenica 26/5 si è potuta ammirare la mostra “Confini” con gli scatti di Christian Martinelli per passare poi alle 17:30 alla Galleria Paoletti (Strada Maggiore 14/b) per l’esposizione “Aethusa”, il lavoro di Claudio Palmisano. Con un salto di qualche giorno, alle 19:00 di giovedì 30/5 toccherà alle fotografie di Firas Abdullah allestite alla Millenium Gallery di via Riva di Reno 77/A: “Cinque anni sotto assedio a Eastern Goutha” illustra la vita della comunità di questa zona a sud di Damasco durante la guerra tra il regime di Assad e le truppe ribelli.

I giorni bolognesi di It.a.cà saranno costellati di decine di iniziative come passeggiate a piedi e in bici alla scoperta della città, seminari, occasioni conviviali e momenti di riflessione su migranti e viaggiatori. Da venerdì 31 maggio per due fine settimana il Festival si muoverà verso Marzabotto, Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi e Val di Zena per portare un po’ delle suggestioni di It.a.cà sull’Appennino bolognese. In una staffetta tra un luogo e l’altro, non mancheranno percorsi di trekking, mercati enogastronomici, esperienze e nuove scoperte verso luoghi per molti ancora inesplorati

Per tutte le info sul programma, le prenotazioni e gli orari: www.festivalitaca.net

Giorgia Olivieri

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